Se i politici hanno paura del voto popolare, qualcosa decisamente non funziona. Ci avete fatto caso? sempre più esponenti dei partiti tradizionali, alla vigilia di queste europee, dinnanzi alla quasi certezza che il movimento 5 stelle farà il pieno di voti, agitano lo 'spauracchio' del ritorno alle urne.
“Se vince Grillo si rischia il voto”. Rischio per chi?
Se i politici hanno paura del voto popolare, qualcosa decisamente non funziona. Ci avete fatto caso? Sempre più esponenti dei partiti tradizionali, alla vigilia di queste europee, dinnanzi alla quasi certezza che il Movimento 5 Stelle farà il pieno di voti, agitano lo ‘spauracchio’ del ritorno alle urne.
Ultimo in ordine di tempo, Silvio Berlusconi, che considera addirittura, un fatto tragico l’eventuale vittoria dei grillini. Cosa che, dice il Cavaliere, anticiperebbe le politiche di botto: “Dio ce ne scampi”.
Tutte queste esternazioni di terrore nei confronti di elezioni democratiche danno ragione a chi dice che ormai in Italia la democrazia è sospesa. I cittadini dovrebbero rassegnarsi ad essere governati da gente non eletta. Nominati da Napolitano o dai partiti.
E’ nornale tutto ciò? E’ normale che il diritto al voto sia considerato un rischio? Un rischio per chi? Forse per chi in questa situazione ci sguazza. Forse per chi sa che non sarebbe eletto.
Di certo non per i cittadini.