Una dottoressa di Cammarata ha presentato ricorso contro il bando del Miur che, nel caso di rinuncia da parte dei candidati vincitori, non prevedeva alcuna utilizzazione o scorrimento delle graduatorie
Scuole specializzazione Medicina, sì a scorrimento Siciliana 27enne vince il ricorso contro il ministero
La dr.ssa L.L. di 27 anni di Cammarata ha partecipato alla procedura concorsuale per l’ammissione alle scuole di specializzazione dell’Area sanitaria; nel mese di dicembre 2017 l’Amministrazione pubblicava la graduatoria di merito, collocando la dottoressa cammaratese in posizione non utile ai fini dell’ammissione ad alcuna scuola.
Ma alcuni degli ammessi rinunciavano ai posti ottenuti, che conseguentemente rimanevano vacanti ed il bando non prevedeva alcuna utilizzazione e/o scorrimento delle graduatorie, provocando così l’inutilizzazione di numerosi posti rimasti vacanti; pertanto la dottoressa cammaratese proponeva un ricorso giurisdizionale, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, contro il Ministero dell’Istruzione, per l’annullamento, previa sospensione, del dando di concorso, nonchè per l’accertamento del diritto ad essere ammessa, eventualmente anche in soprannumero, ad uno dei corsi di specializzazione indicati nell’istanza di partecipazione.
In particolare gli avvocati Rubino e Impiduglia hanno censurato il bando laddove non ha previsto la possibilità di disporre lo scorrimento e/o l’utilizzazione della graduatoria ; ed invero si è verificata la vacanza di una serie di posti inizialmente assegnati ad altri vincitori che non avevano iniziato poi la frequenza delle attività didattiche in diverse discipline ed in diverse sedi, molte delle quali in Sicilia. Pertanto gli avvocati Rubino e Impiduglia, richiamando precedenti giurisprudenziali in termini, hanno rivendicato la garanzia del diritto allo studio, sancito dall’articolo 34 della Costituzione, che porta a privilegiare la tesi dello scorrimento degli studenti non utilmente collocati in graduatoria,in applicazione dei canoni di logica e di ragionevolezza dell’operato della pubblica amministrazione.
Il Consiglio di stato, sezione sesta, condividendo le censure formulate dagli avvocati Rubino e Impiduglia, ha accolto l’istanza cautelare avanzata nell’interesse della dottoressa cammaratese, disponendo la riapertura dello scorrimento delle graduatorie dei candidati all’ammissione alle scuole di specializzazione sui posti eventualmente disponibili nelle sedi richieste, secondo l’ordine di priorità. Pertanto la dottoressa cammaratese, in esecuzione della pronunzia cautelare resa dal Consiglio di Stato, verrà ammessa ad un scuola di specializzazione sui posti disponibili in una delle sedi richieste, secondo l’ordine di priorità.
(Fonte: studio legale avvocato Girolamo Rubino)