L'unico istituto comprensivo del quartiere di Cibali, il Corridoni-Meucci, secondo il piano di ridimensionamento voluto dal Ministero e approntato dai Comuni, dovrà essere accorpato alla De Roberto del quartiere Nesima. E ieri i genitori degli alunni, la preside, gli insegnanti, il parroco e i consiglieri di quartiere, hanno avanzato una controproposta al primo cittadino Raffaele Stancanelli: lasciare la direzione nel quartiere riunendola con una succursale della De Amicis di via Merlino. «Le decisioni verranno prese nel tavolo provinciale annunciato dalla Regione», ha però ribadito il sindaco. Guarda il video
Scuola Meucci, il sindaco si impegna «Troveremo una soluzione con la Regione»
«Non vi dirò mai cose di cui non posso essere sicuro solo per prendere un applauso. L’accorpamento è una decisione della Regione, non mia». Raffaele Stancanelli, sindaco di Catania, ha incontrato ieri mattina i genitori degli alunni dell’istituto comprensivo Corridoni-Meucci di Cibali. E, dopo un’assemblea pubblica lunga un’ora, alla fine le mamme riescono a strappargli una promessa: «Parlerò con la preside della De Amicis, per vedere se è d’accordo alla cessione del plesso di via Merlino per riunirlo alla vostra scuola». La soluzione, proposta dalla preside Antonella Maccarrone, permetterebbe infatti di bloccare il progetto già presentato il 20 febbraio scorso dal Comune alla Regione che, in mancanza dei requisiti di autonomia, prevede l’accorpamento della scuola alla Federico De Roberto nel vicino quartiere di Nesima. Una soluzione deve essere trovata, perché la Corridoni-Meucci ha solo 520 alunni iscritti, inferiori al minimo di 600 per mantenere la direzione autonoma, limite stabilito dal piano nazionale di ridimensionamento scuole presente nella legge finanziaria 2012. Alla ricerca di una alternativa c’è anche il parroco della chiesa Natività del Signore, nonché insegnante di religione nella scuola, don Roberto Magiagli, che ha scritto una lettera al presidente della Regione Rosario Crocetta. «Perché non unire solo gli istituti del territorio per formarne un solo istituto comprensivo? Cibali non ha la dignità di avere una sua scuola?», chiede il prete nella missiva. La stessa domanda che, nel corso dell’incontro, è stata posta più volte al sindaco anche dai genitori e dai consiglieri di circoscrizione presenti.
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«La Corridoni-Meucci rappresenta un presidio di legalità per il quartiere, dove si fanno decine di attività con le associazioni e che nell’ultimo anno ha avuto quaranta nuove iscrizioni. Accorparla significa farla chiudere nel giro di pochi anni», riferisce il consigliere della VI municipalità a Agatino Lanzafame al sindaco nel corso dell’assemblea. Le parole fanno eco quelle dei genitori che, più volte, chiedono al primo cittadino «perché non si è considerato da subito l’accorpamento della scuola con la vicina De Amicis?». Stancanelli risponde, prima in maniera evasiva «dipende dall’assessorato regionale, non ci aspettavamo che avviassero le procedure di accorpamento così presto, già l’11 febbraio. Io ho incontrato i presidi solo il 31 gennaio». Poi cerca di sbilanciarsi davanti alla educatissima ma impaziente platea: «Sono d’accordo con il 99 per cento delle cose che ho sentito, caro collega Lanzafame – afferma il sindaco – Ma in ogni scuola sento gli stessi discorsi, ognuno difende la propria identità territoriale e non posso non tenere conto di tutti». «Prenda una decisione allora», replica una madre dalla platea, scatenando la reazione di Raffaele Stancanelli.
«Non voglio che questa assemblea si trasformi in una inquisizione nei miei confronti, sono qui per dare le risposte che mi avete chiesto sullo stato delle cose – risonde – L’accorpamento della Corridoni-Meucci ha avuto anche il benestare dell’Ufficio scolastico provinciale, la massima autorità in città sulla materia. Cercheremo un accordo comune con tutti, le decisioni verranno prese nel tavolo provinciale sugli accorpamenti previsto dalla Regione». Il tavolo, al momento, non ha date certe, ma dovrebbe essere convocato «nel mese di marzo». Venerdì pomeriggio il primo cittadino incontrerà nuovamente i genitori degli alunni. «Siamo fiduciosi, il sindaco è sembrato disponibile. Ma se non si troverà una soluzione ci faremo sentire ancora» promette la presidente del Consiglio d’istituto Concetta Verderame.