A stabilirlo il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro Salvini, «tenuto conto che, all'esito di approfonditi accertamenti, sono emerse forme di ingerenza da parte della criminalità che compromettono il buon andamento dell'azione amministrativa»
Sciolto per mafia il Comune di Torretta La decisione dopo l’arresto del sindaco
Sciolto per infiltrazioni mafiose il consiglio comunale di Torretta, piccolo centro alle porte di Palermo. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Matteo Salvini, «tenuto conto che, all’esito di approfonditi accertamenti, sono emerse forme di ingerenza – spiega una nota di Palazzo Chigi – da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa».
Il 17 luglio in un blitz antimafia contro il mandamento di Passo di Rigano, scattato tra Palermo e gli Stati Uniti, finì agli arresti anche Salvatore Gambino, sindaco di Torretta, che secondo gli inquirenti avrebbe goduto dell’appoggio elettorale di Cosa nostra. Il Consiglio dei ministri ha affidato la gestione amministrativa a una Commissione straordinaria per un periodo di 18 mesi.