Un barcone di otto metri si è arenato davanti al litorale sabbioso di Sampieri, nel Ragusano. Una zona frequentata da bagnanti e dove si trova anche un villaggio turistico. La dinamica è molto simile a quella che ha portato alla morte sei egiziani a Catania lo scorso 10 agosto. Anche in questo caso è difficile stabilire il numero degli occupanti dell'imbarcazione, in molti sono riusciti a fuggire una volta giunti a riva. I sommozzatori sono alla ricerca di eventuali dispersi e le forze dell'ordine avrebbero arrestato due presunti scafisti che non avrebbero esitato a picchiare le persone a bordo
Scicli, morti annegati tredici migranti Costretti a cinghiate a buttarsi in acqua
Tredici migranti sono morti nel corso di uno sbarco a Scicli, nella zona di Sampieri, nel Ragusano. Una dinamica del tutto identica a quella che ha contraddistinto la tragedia avvenuta lo scorso 10 agosto a Catania, quando alla Playa sei giovani egiziani morirono prima di raggiungere la spiaggia. Anche in questo caso, il barcone di otto metri si è arenato a pochi metri dal litorale. Difficile stabilire il numero degli occupanti, si parla di circa 150-200 persone, perché anche stavolta in molti sono riusciti a fuggire appena guadagnata la riva. Secondo quanto raccontato da alcuni testimoni, per costringere gli occupanti a scendere in acqua gli scafisti li avrebbero presi a cinghiate.
Ad accorgersi dello sbarco sono stati alcuni bagnanti che si trovavano sulla spiaggia e che hanno prestato i primi soccorsi. A pochi metri dal luogo dove i 13 migranti hanno trovato la morte si trova un villaggio turistico. «Sono arrivati in pieno giorno, è strano, di solito succede di notte», racconta Giuseppe Savà, addetto stampa del Comune di Scicli. I sommozzatori sono alla ricerca di eventuali dispersi, mentre sei viaggiatori (una di loro in gravidanza) sono stati portati negli ospedali della zona per le cure di rito e un altro, in condizioni peggiori, è stato portato via in elisoccorso e ricoverato al Cannizzaro di Catania. Secondo fonti di agenzia, le forze dell’ordine avrebbe arrestato due presunti scafisti. Uno di loro ha colpito con un pugno al volto un turista che stava cercando di soccorrerlo. Il barcone è riuscito a eludere i controlli in mare delle capitanerie e della rete Frontex, l’organizzazione dell’Unione europea che pochi giorni fa era riuscita a sequestrare una di quelle navi madre che conducono le imbarcazioni più piccole a pochi chilometri dalle coste siciliane.
Oltre allo sbarco catanese, quello di oggi somiglia terribilmente ad un’altra tragedia del mare avvenuta nelle vicinanze, il 18 novembre del 2005, quando morirono 25 migranti davanti la fornace Pisciotto, la cosiddetta mannera resa famosa dall’adattamento televisivo della serie di libri di Andrea Camilleri dedicata al commissario Montalbano. Il sindaco di Scicli, Franco Susino, ha proclamato per domani una giornata di lutto cittadino.
[Foto Ansa]