Schifani dal barbiere con due auto blu e quattro uomini di scorta: chi paga?

NON SAPPIAMO SE CERTE ABITUDINI ‘SPAGNOLEGGIANTI’ SIANO PREVISTE DALLA LEGGE. MA SAPPIAMO CHE, SE FOSSE COSI’, SAREBBE UNO SPERPERO A SPESE DEI CITTADINI-CONTRIBUENTI

Ogni volta che assistevamo alla scena dicevamo: vabbè, è il presidente del Senato: come fu e come non fu è arrivato sul più alto scranno di Palazzo Madama. E visto che era la seconda carica dello Stato, per carità, era più che giusto che, dovendosi recare a fare barba e capelli nella propria città – la nostra Palermo – arrivasse in barberia con due auto blindate e quattro uomini di scorta.
Ma stasera, ragazzi, la scena ci ha lasciati un po’ di amaro in bocca: Schifani, per carità, è pur sempre un parlamentare nazionale: ma vederlo arrivare nella solita barberia – a Palermo, incrocio tra via Marche e viale delle Alpi – con due automobili blindate e quattro uomini di scorta, beh, ci sembra troppo.
A meno che, per carità, non sia lo stesso senatore-avvocato Schifani a pagare due auto blindate e quattro uomini di scorta. Vero è che ormai, avendo seguito Angelino Alfano nel Nuovo centrodestra, e ritrovandosi alleato del centrosinistra, si può permettere tutto.
Ma noi – evidentemente sbagliando – pensavamo che il ‘salvacondotto’ rilasciato dalla sinistra ai propri alleati servisse per pararsi il culo dalle inchieste, e non certo per continuare ad usufruire di due auto blindate e di quattro uomini di scorta: partendo dal presupposto – lo ribadiamo – che a pagarli sia lo Stato, cioè i cittadini-contribuenti: altrimenti ritiriamo tutto e chiediamo scusa.

Che dire, ancora? Che, forse, il senatore Schifani farebbe bene a spiegare chi è che paga le due automobili blindate e i quattro uomini di scorta. Anche per fugare l’odioso dubbio – per l’appunto – che a pagare siano i cittadini italiani con le tasse. Perché se così fosse, senatore Schifani, la sua sarebbe l’ennesima, odiosa manifestazione di casta…


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