Un evento per sensibilizzare i cittadini a spostarsi in bicicletta e le attività commerciali alla necessità di spazi di sosta per il mezzo a due ruote. Scendi la bici nasce prima come community online ma domani scende in piazza per invitare i suo membri a segnare sull'asfalto con un gessetto il «proprio posto giusto», spiega un'organizzatrice
Scendi la bici promuove la ciclomobilità Segnalare con un gesso il «posto giusto»
Una community online di appassionati della ciclosostenibilità – che in pochi giorni ha raccolto più di 200 membri su una pagina Facebook – si sposta dalla piattaforma online alle strade di Catania. Scendi la bici – questo è il nome del gruppo di attivisti – ha organizzato in collaborazione con Centrocontemporaneo un evento di promozione della mobilità urbana su due ruote riscuotendo l’interesse di numerosi cittadini etnei.
L’appuntamento di avvio è fissato per giorno 2 agosto alle ore 19 in piazza Manganelli. «L’obiettivo è sensibilizzare la cittadinanza sugli spazi a disposizione dei ciclisti, sopratutto in relazione alla sosta», spiega una degli organizzatori, Marilivia Minnici. E aggiunge: «A volte accade che chi si sposta in bici e poi vuole fermarsi in un locale ha problemi perché non ci sono rastrelliere a disposizione o gli esercenti non permettono di sistemare all’interno del locale il mezzo, nemmeno per qualche minuto».
Scendi la bici ha realizzato in poco tempo una mappa – ancora però incompleta – di luoghi sicuri in cui è possibile sostare le biciclette. «Alcune attività commerciali hanno risposto positivamente a questo tipo di esigenza dei ciclisti e sono state inserite all’interno della mappa», racconta Minnici. In piazza Manganelli domani i membri della community verranno invitati a segnalare con un gessetto il «proprio posto giusto, fotografando il mezzo allinterno di un rettangolo appositamente disegnato sulla strada e pubblicando la foto sulla piattaforma Instagram accompagnata dall’hashtag #scendilabici». La community nasce poco meno di quindici giorni fa. L’idea è quella di creare un tessuto di relazioni utili tra esercenti commerciali e appassionati di biciclette al fine di realizzare condizioni che portino ad una diminuzione dei furti delle due ruote. «Siamo nati da poco e il nostro progetto è ancora a uno stadio embrionale ma pensiamo già ad un auspicabile dialogo con le istituzioni cittadine e con altre associazioni sensibili alle tematiche della mobilità sostenibile», conclude l’attivista.