Lo dicono i parlamentari regionale del pd, bruno marziano e marika di marco
Scelto da facebook/ Emendamento per togliere il vitalizio a Cuffaro: “Inapplicabile e odioso”
LO DICONO I PARLAMENTARI REGIONALE DEL PD, BRUNO MARZIANO E MARIKA DI MARCO
I deputati regionali del PD spiegano il loro voto contrario alla proposta del Movimento 5 Stelle
Emendamento per cancellare il vitalizio a Cuffaro, Marziano e Di Marco: «Inapplicabile e odioso»
SIRACUSA, 29 Maggio 2014. «Il nostro è un no secco contro le norme che colpiscono una sola persona: togliere il vitalizio a Cuffaro non è competenza della Regione». Allindomani della bocciatura dellemendamento presentato allAssemblea regionale siciliana dal Movimento 5 Stelle, per cancellare il vitalizio dellex governatore siciliano, Totò Cuffaro, sono stati i deputati regionali Bruno Marziano, presidente della Terza commissione Attività produttive e Marika Cirone Di Marco, componente della Quarta commissione Ambiente e Territorio ad intervenire e chiarire il voto contrario al provvedimento. «Rivendichiamo hanno dichiarato Marziano e Di Marco – la giustezza e la civiltà giuridica del nostro voto».
Sia il Governo che lintero parlamento regionale, tranne il Movimento 5 Stelle e qualche altro deputato, hanno votato contro lemendamento. «La Regione non ha alcun potere di intervento in materia – hanno continuato i due deputati del Partito Democratico – e il vitalizio è il frutto anche di versamenti personali. Oltretutto, proprio per queste ragioni, la legge nazionale non lo prevede per il deputato nazionale che commette quel reato, e noi abbiamo mantenuto ladeguamento alla legge nazionale». Per Marziano e Di Marco lemendamento presentato dai grillini è frutto della sconfitta elettorale.
«Una reazione rabbiosa – hanno continuato Marziano e Di Marco – frutto di una sconfitta elettorale. Ci auguriamo che lobiettivo non sia quello di alzare lasticella proponendo norme irrealizzabili che poi verrebbero certamente impugnate e che hanno il solo scopo di essere demagogici spot elettorali. Nella nostra vita politica abbiamo combattuto Cuffaro e il cuffarismo, ma questo emendamento dal punto di vista giuridico è inapplicabile e dal punto di vista politico è odioso».
Nella stessa seduta lAssemblea regionale ha approvato un emendamento che riduce gli stipendi degli alti burocratici della Regione: un tetto agli stipendi per non andare oltre ad un certo limite. E Si sta predisponendo anche per gli alti burocratici dellArs.
«Quindi non si può dire – hanno concluso i due deputati regionali – che non cè lattenzione verso la revisione della spesa e dei costi, essendo i primi ad esserci ridotti lo stipendio di parlamentari. Ma siamo contrari alle norme che colpiscono un solo uomo».