Scandalo Amat, Figuccia: “Troppe stranezze e sprechi. E i sindacati tacciono…”

“All’Amat i sindacati non rappresentano più i lavoratori: sono diventati gestori di interessi più o meno occulti”. L’accusa arriva da Angelo Figuccia, capogruppo del Partito dei Siciliani-Mpa a Sala delle Lapidi. “Hanno tutto l’interesse di mantenere l’attuale situazione dell’azienda, dove avvengono fenomeni strani, come, ad esempio, l’appalto dato a terzi per il rifacimento delle strisce blu, nonostante l’Amat abbia al suo interno il servizio di segnaletica stradale. Oppure, costringere gli autobus a gas, 80 sui 200 attualmente circolanti, a rifornirsi nell’impianto privato di via Lanza di Scalea, con un costo medio giornaliero di 3000 euro tra ore perse degli autisti e spostamenti, mentre la pompa esistente all’interno della rimessa di via Roccazzo è guasta da anni senza che nessuno intervenga. O, di più, non si capisce perché la rimessa di Brancaccio, di cui l’Amat paga profumatamente l’affitto mensile, non venga chiusa, e tutti i mezzi spostati in via Roccazzo, dove basterebbe rottamare i bus non più funzionanti.

Ecco perché, lunedì scorso, 9 settembre, in occasione dello sciopero di 4 ore di tutti i dipendenti, secondo i dati forniti dalla stessa azienda, hanno partecipato complessivamente appena 135 autisti suddivisi nei tre turni giornalieri, di cui 80 come picco massimo. Un numero sicuramente inferiore alle attese dei sindacati, considerato che tutti i dipendenti dell’Amat sono circa 1700, di cui 800 autisti.

A tutto ciò si aggiunge, inoltre, il fatto che dal 2005 il contratto di servizio con il Comune è scaduto, e che dal 2008 l’Amat non può contare sui 10 milioni di euro che erano garantiti attraverso i cosiddetti abbonamenti sociali per le fasce più deboli della cittadinanza.

Insomma, per risollevare le sorti dell’azienda è necessario che tutti facciano fino in fondo il proprio lavoro: dall’Amministrazione comunale che deve immediatamente ripristinare i 10 milioni di euro tagliati cinque anni fa, ma soprattutto ai sindacati, a cui rivolgiamo una domanda: se questi fatti sono conosciuti dal sottoscritto, che vive fuori dall’azienda, come mai non vengono denunciati da chi, invece, ogni giorno opera ed agisce dentro via Roccazzo? Non è ci sono subdoli accordi da proteggere a tutti i costi? Aspettiamo di conoscere la verità”.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

“all’amat i sindacati non rappresentano più i lavoratori: sono diventati gestori di interessi più o meno occulti". L'accusa arriva da angelo figuccia, capogruppo del partito dei siciliani-mpa a sala delle lapidi. "hanno tutto l’interesse di mantenere l’attuale situazione dell’azienda, dove avvengono fenomeni strani, come, ad esempio, l’appalto dato a terzi per il rifacimento delle strisce blu, nonostante l’amat abbia al suo interno il servizio di segnaletica stradale. Oppure, costringere gli autobus a gas, 80 sui 200 attualmente circolanti, a rifornirsi nell’impianto privato di via lanza di scalea, con un costo medio giornaliero di 3000 euro tra ore perse degli autisti e spostamenti, mentre la pompa esistente all’interno della rimessa di via roccazzo è guasta da anni senza che nessuno intervenga. O, di più, non si capisce perché la rimessa di brancaccio, di cui l’amat paga profumatamente l’affitto mensile, non venga chiusa, e tutti i mezzi spostati in via roccazzo, dove basterebbe rottamare i bus non più funzionanti.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]