Sblocca Italia, l’appello dei No Triv ai deputati Ars «Votate il referendum abrogativo dell’articolo 38»

Un appello ai parlamentari di Sala d’Ercole a votare nella seduta di dopodomani, 7 gennaio, in favore della proposta di referendum abrogativo dell’articolo 38 del decreto Sblocca Italia, provvedimento legislativo che, com’è noto, ha tolto alle Regioni le competenze sulle ricerche di idrocarburi accentrandole a Roma. La proposta parte dai comitati No Triv, che si battono per il no alle trivelle che sono già entrate in azione, soprattutto in mare.

«Il maxiemendamento presentato dal Governo nazionale ed approvato nella legge di Stabilità per il 2015 – si legge nel comunicato dei No Triv – non modifica nella sostanza il fatto che i Comuni vengano espropriati della possibilità di esercitare il diritto di sussidiarietà nelle decisioni che riguardano la programmazione delle opere inerenti l’autonoma gestione e le sorti del proprio territorio».

Insomma, il clamore mediatico contro questo provvedimento del Governo Renzi non ha sortito gli effetti sperati. Il comma approvato nella legge di Stabilità, presentato come una sorta norma riparatrice rimane «non vincolante per i poteri dello Stato, certifica la tendenza accentratrice delle decisioni a discapito delle Regioni» e «non ammorbidisce l’intero impianto di legge».

Da qui l’invito ai parlamentari di Sala d’Ercole a votare, dopodomani, in favore della proposta di referendum abrogativo dell’articolo 38 del decreto Sblocca Italia.

I comitati No Triv lanciano anche un appello al presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. Invitandolo a «impugnare, come stanno per fare sei Regioni, presso la Corte Costituzionale, sia l’articolo 38 della legge numero 164 del 2014, sia l’emendamento allo stesso, contenuto nella Legge di Stabilità».

Ricordiamo che contro questo provvedimento del Governo Renzi è in corso una protesta nazionale. I No Triv ricordano le sei Regioni del nostro Paese che si accingono a presentare ricorso alla Corte Costituzionale – ed è singolare che non ci sia ancora la Regione siciliana, forse la più colpite dall’eventuale proliferazione delle trivelle, soprattutto in mare -. Ma, in Sicilia, contro l’arrembaggio dei petrolieri si è schierato l’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani, che ha già organizzato alcune manifestazioni e che annuncia altre iniziative.  


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