In un'intervista al sito ufficiale, il numero 11 rosanero ha manifestato la propria solidarietà e vicinanza a tutti coloro che soffrono in questo periodo di emergenza Coronavirus. Dopo tre mesi di stop forzato, l'argentino freme dalla voglia di tornare in campo
Santana e il rosanero ormai cucito sulla pelle «Orgoglioso di essere capitano di questa squadra»
E se la pausa forzata a causa dell’emergenza Coronavirus diventasse un vantaggio per qualcuno? Nel Palermo, uno dei potenziali beneficiari di questo periodo di stop è il capitano Mario Alberto Santana che, dopo tre mesi di permanenza ai box in seguito alla rottura del tendine d’Achille destro rimediata l’8 dicembre, può sfruttare questo vuoto calcistico per recuperare un po’ di tempo perduto e proiettarsi mentalmente verso un possibile rientro in campo entro la fine (?) di questa stagione calcistica.
Il numero 11 rosanero, come documentato in un video che lo riprende mentre effettua diversi palleggi, ha ripreso contatto con il pallone e prosegue il programma di lavoro individualizzato ma in questo momento la sua mente è assorbita da altri pensieri. Dalla speranza, soprattutto, che questo periodo di forte disagio passi in fretta: «C’è tanta voglia di tornare al più presto alla normalità – ha sottolineato in un’intervista rilasciata al sito ufficiale – e finalmente potremo pensare di nuovo al calcio. È stata una settimana molto intensa, è difficile parlare di calcio e il nostro pensiero oggi è rivolto a chi sta soffrendo per questa emergenza mondiale. Come tanti altri club – prosegue – anche noi abbiamo sospeso gli allenamenti, vista la gravità della situazione è stata una giusta decisione. Soprattutto nei prossimi giorni la forza mentale di ognuno di noi sarà fondamentale. Non sarà facile isolarsi da quello che succede fuori ma noi calciatori abbiamo una grande responsabilità perché siamo d’esempio per tantissimi giovani e dobbiamo essere i primi a seguire il giusto comportamento. Bisogna assolutamente restare a casa».
Distanti per necessità ma molto vicini, simbolicamente, in termini di unità d’intenti e voglia di remare tutti nella stessa direzione: «In questo periodo molto delicato ho avuto la conferma che siamo un gruppo davvero unito, in campo ma anche fuori, ed è un onore essere il capitano di questa squadra. L’affetto dei miei compagni e di tutti quelli che lavorano per il Palermo è stato molto importante per me in questi mesi difficili, il loro entusiasmo mi dà la carica per tornare in campo il prima possibile. Lavoro ogni giorno con questo obiettivo personale che voglio raggiungere assieme a quello del club – ha aggiunto l’argentino che in questa stagione ha collezionato finora 13 presenze in gare ufficiali, di cui 12 in campionato, con uno score complessivo di quattro gol e due assist – e poter finalmente esultare due volte con la nostra gente. Quando torneremo a giocare, infatti, sarà fondamentale il sostegno dei nostri tifosi che non è mancato neanche nei momenti di difficoltà».