La nuova rete ospedaliera targata Ruggero Razza ha ricevuto l’ok dal ministero della Salute e dal Mise, ma con la richiesta di tempi certi sull’abolizione delle unità operative complesse prevista nella proposta dell’assessorato. La richiesta della ministra Giulia Grillo, stando a quanto filtra dall’assessorato, è quella di avere un cronoprogramma definito sui tempi di applicazione della nuova rete, in modo tale che quel documento non resti lettera morta e che, al contrario, si possa dare una sforbiciata alle unità operative complesse negli ospedali siciliani.
Stando ancora alle indiscrezioni che sono circolate in mattinata, Razza avrebbe assicurato che entro un anno e mezzo la rete sarà messa in atto per intero. Ma per l’ufficialità bisognerà attendere ancora qualche giorno. Nella lettera di ok del ministero della Salute, infatti, si precisa che il decreto definivo, comprensivo di cronoprogramma, dovrà essere pubblicato entro il prossimo 15 gennaio. La nuova rete prevede la riapertura dei pronto soccorso a Giarre e Barcellona Pozzo di Gotto e un complessivo aumento di 800 posti letto a livello regionale. Prevista anche la riorganizzazione del sistema delle ambulanze del 118.
Intanto Razza ieri sera ha incontrato il presidente dell’ordine dei Medici di Palermo, Toti Amato, per confrontarsi a proposito del discusso bando che apre la possibilità per i medici sostituti che prestano servizio a bordo delle ambulanze del 118, di accedere alla medicina Generale. Un bando rispetto al quale l’ordine dei medici si è duramente opposto, ma che invece ha trovato il parere favorevole di diverse sigle sindacali. «Per una volta – ammette Renato Costa, segretario regionale della Cgil Medici – siamo dalla parte di Ruggero Razza, perché era ora che il monopolio di medicina generale venisse sottratto dalla supervisione dell’ordine. Da parte nostra, la possibilità di ampliare il bacino dei medici di medicina generale non può che essere una buona notizia, considerata l’enorme carenza di queste figure professionali nell’Isola».
Intanto il confronto tra Razza e Amato ha portato, di comune accordo e al fine di garantire maggiore serenità ai professionisti stabilizzati dopo anni di precariato e agli stessi medici di medicina generale vincitori di concorso, alla decisione di avviare un ulteriore approfondimento di natura legislativa. Insomma, Razza non arretra di un centimetro, ma si prende del tempo per essere certo che il provvedimento non presenti incongruenze di natura giuridica.
A proposito, invece, della rete ospedaliera, a intervenire è il capogruppo di Diventerà Bellissima all’Ars, Alessandro Aricò, secondo cui l’ok del ministero sarebbe da considerarsi «una tappa fondamentale lungo il percorso che porterà nei prossimi mesi a migliaia di nuove assunzioni tramite nuovi concorsi, indispensabili per potenziare ulteriormente gli organici delle nostre aziende sanitarie».
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