La caduta di un pezzo di intonaco all'interno del suo appartamento avrebbe spinto l'inquilino a contattare le forze dell'ordine. I pompieri, arrivati sul posto nel pomeriggio di sabato, hanno solo potuto sgomberare la palazzina e vietare l'accesso a tutti
San Berillo, palazzo rischia crollo in via Pistone Sgomberati appartamenti e b&b, strada chiusa
Divieto di transito per tutti i veicoli e per i pedoni in via Pistone, da via Opificio a via Monsignor Ventimiglia. È questa la decisione del Comune di Catania dopo che, lo scorso 10 novembre, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine sono andati al civico 5 di via Pistone, a San Berillo. Stavolta le sirene hanno suonato non per i controlli anti-spaccio, ma per verificare le condizioni strutturali del palazzo proprio ad angolo con via Ventimiglia. Un edificio che, in attesa del parere di un perito nominato dai proprietari dell’immobile, rimane interdetto.
Secondo la ricostruzione, a chiamare le forze dell’ordine sarebbe stato un inquilino del palazzo, nella cui abitazione si sarebbe verificato un crollo di intonaci. L’uomo si sarebbe rivolto quindi ai carabinieri. I quali, arrivati sul posto, avrebbero immediatamente contattato i pompieri. Nel pomeriggio di sabato, quindi, viene ordinato lo sgombero per motivi di sicurezza dell’intero immobile. Incluse le botteghe al pianterreno.
«Noi siamo in affitto – spiega a MeridioNews Fulvio Radivo, gestore del ristorante Zenzero e salvia – e anche a noi è stato imposto di non potere più entrare nelle nostre botteghe». In base a quanto raccontato a questa testata, nel palazzo in questione negli ultimi anni non sarebbero stati fatti interventi di manutenzione straordinaria. Per esempio dei tetti, spesso oggetto di crolli nel quartiere. «Da quanto abbiamo appreso, anche i pavimenti non sono in condizioni perfette», continua l’esercente, la cui attività manterrà le saracinesche abbassate finché il problema non si sarà risolto.
La questione pavimenti farebbe riferimento, invece, a una pendenza sospetta e da verificare. Nel pomeriggio di oggi i proprietari degli appartamenti – uno dei quali ha a disposizione circa il 35 per cento della palazzina – dovrebbero incontrarsi per stabilire il da farsi. Anche con l’aiuto di un tecnico specializzato. Nel frattempo, però, gli inquilini che possono vengono ospitati a casa di amici, mentre altri cercando soluzioni alternative.
«Si vede anche dall’esterno che il palazzo ha bisogno di un corposo intervento di manutenzione straordinaria – dichiara Roberto Ferlito, del comitato Cittadini attivi San Berillo – Non si può credere, però, che sia un caso isolato. Bisogna inquadrare tutto nel contesto del quartiere: i proprietari, alcuni anche facoltosi, si fanno pagare affitti a prezzo di mercato per appartamenti in cui non si potrebbe vivere. E non hanno alcuna intenzione di spendere dei soldi per riprendere edifici a cui, ovviamente, deve essere prestata particolare attenzione». Il risultato sono stati i crolli che, ormai da anni, interessano il rione.