«Il grattacielo che dovrebbe sorgere in zona Corso dei Martiri è passato da 20 a 28 piani», afferma Valeria Diana in quota M5s nel Consiglio comunale di Catania. «Nessun allungamento», risponde a MeridioNews il direttore dell'Urbanistica Biagio Bisignani
San Berillo, «il miracolo del palazzo che si allunga» L’ironia della consigliera e il progetto dell’ingegnere
«Miracolo. A Catania i palazzi si allungano». A parlare di edilizia soprannaturale è la consigliera comunale M5s Valeria Diana. «Il progetto del grattacielo che dovrebbe sorgere in zona Corso Martiri della Libertà e che, fino al 9 agosto 2019, sarebbe dovuto essere di 20 piani, a distanza di appena nove mesi, è diventato di 28 piani – scrive con ironia in un post su Facebook – Di questo passo, alla fine della consiliatura Pogliese batteremo il record di altezza del Burj Khalifa di Dubai». Il progetto del Pirellone catanese nel vecchio quartiere San Berillo come il grattacielo (di 163 piani) degli Emirati Arabi Uniti.
Della struttura ideata dallo studio dell’architetto Mario Cucinella per ospitare uffici e servizi comunali, inserito nell’intervento di rigenerazione e completamento urbanistico del quartiere sventrato circa mezzo secolo fa, si è tornato a parlare durante la seduta in teleconferenza del Consiglio della prima circoscrizione dello scorso 11 maggio. Ospite d’onore è il direttore dell’Urbanistica Biagio Bisignani, firmatario della delibera n°107 del 9 agosto 2019 «con le indicazioni per la destinazione dell’area del Pino». Dopo l’ipotesi di un mercato multipiano, di un auditorium e di un’area concerti, la proposta definitiva «è stata quella di un nuovo municipio, non da sostituire a Palazzo degli elefanti, per la creazione dello Sportello integrato di tutte le direzioni dell’attività amministrativa-operativa», chiarisce l’ingegnere.
Lo studio di fattibilità prevede un edificio di circa 20 piani, su una superficie di circa 1000 metri quadrati a piano, da realizzare in project financing. «L’edificio sarebbe di interesse pubblico, strategico e di alta rilevanza – si legge nel documento – e avrà coerenza con i trasporti pubblici». Durante la riunione online è stato Bisignani a entrare nello specifico sulla destinazione d’uso della grande torre che, forse, sarà: «Un piano per ogni direzione – 14 in tutto – e due piani per il ricevimento del pubblico allo sportello. Altri dieci sarebbero destinati alle attività amministrative – prosegue l’ingegnere – Gli ultimi due piani andrebbero per la prefettura e per un centro di riunione del gruppo interforze per i casi di calamità naturali. A breve sottoporremo lo studio in conferenza dei servizi a Istica-Cecos e Rione San Berillo (i proprietari privati delle aree, ndr) per promuovere la progettazione».
Il quadro descritto dal direttore della Direzione urbanistica ha fatto saltare dalla sedia la consigliera grillina. «Io pensavo che quel grattacielo nemmeno si facesse più o, comunque, che la realizzazione fosse in stand-by – commenta Diana a MeridioNews – E, invece, ho capito che stavano perfino aumentando i piani. Dall’elenco fatto dall’ingegnere Bisignani, ne ho contati 28». Da qui nasce il post ironico sui social a cui si grida al miracolo dell’allungamento dei palazzi catanesi. «Nessun allungamento – replica a MeridioNews – il direttore dell’Urbanistica – Già nello studio di fattibilità si parla di 20 piani che potrebbero diventare 24 o anche più. Si tratta di un’opera pubblica che, quindi, ha procedure particolari ma andrà comunque vagliato dal Consiglio comunale». I tempi? «Sono ancora un punto interrogativo – chiarisce Bisignani – perché non sappiamo nemmeno se c’è un progetto di finanza». Il vecchio quartiere San Berillo può ancora dormire sonni tranquilli. E, magari, sognare Dubai.