Ecco il testo del documento del Coordinamento dei Precari della Ricerca di Catania, presentato ieri al Senato Accademico
Salviamo la Ricerca
Catania, 3 novembre 2008
Il Coordinamento dei Precari della Ricerca di Catania è oggi in piazza Università in occasione della seduta di Senato Accademico per chiedere alle istituzioni universitarie di pronunciarsi esplicitamente sui tagli approvati dal governo e di riaffermare la centralità della formazione e della ricerca pubbliche per la crescita economica e sociale del Paese.
Il programma di tagli al finanziamento ordinario e blocco del turno – over significa per il nostro ateneo, come per tutti gli altri in Italia, la condanna alla paralisi proprio perché colpisce direttamente le figure che ogni giorno ne assicurano il funzionamento: i giovani ricercatori non strutturati.
Nella “programmazione consapevole e condivisa”, auspicata dal nostro Magnifico Rettore, devono perciò essere coinvolti tutti i lavoratori dell’ateneo in considerazione della loro reale funzione e non a seconda del numero di contratti di collaborazione che hanno collezionato o del loro inquadramento attuale.
I ricercatori sono, inoltre, preoccupati per le affermazioni del Magnifico Rettore che, nell’incontro avvenuto giovedì 30 ottobre 2008 a conclusione della manifestazione, ha appreso per la prima volta che proprio i più giovani e non strutturati quotidianamente supportano la didattica e sostengono la ricerca in tutte le facoltà, dipartimenti e centri di ricerca dell’ateneo.
L’appello lanciato dal Rettore a tutti i docenti dell’università di Catania a non alimentare le illusioni dei giovani ricercatori – mentre paradossalmente li raggiunge perché sono presenti nell’organigramma – di fatto li cancella non riconoscendo che il destino dell’università di Catania è legato al destino di tutti i suoi lavoratori.
I ricercatori precari oggi, qui, chiedono che si formi un fronte compatto di tutte le componenti dell’ateneo in difesa dell’università pubblica e che venga definitivamente riconosciuto il diritto a condizioni di lavoro degne a tutti coloro che svolgono compiti di ricerca e di didattica nell’ateneo.
La mobilitazione non si ferma.
I ricercatori precari saranno all’Assemblea d’Ateneo convocata dal Rettore per il 6 novembre 2008 al dipartimento di Scienze Chimiche alla Cittadella con un proprio documento sul futuro dell’università e sul futuro dei lavoratori della ricerca nell’università di Catania
Coordinamento Precari della Ricerca
Università di Catania
Info e contatti ricercatori precari@gmail.com