Saltano le selezioni di Eurodisney Parigi a Catania Niente accordo tra Regione e Cus per la palestra

Niente selezioni di Eurodisney a Catania. Quella che per anni è stata un’opportunità di lavoro e a volte un trampolino di lancio per decine di giovani siciliani, stavolta non ci sarà. Il motivo? Il mancato accordo tra il Cus Catania – dove si sono sempre svolti i provini – e la Regione siciliana (attraverso il servizio Eures) che con Eurodisney Parigi ha una convenzione per la preselezione di personale, in particolare cantanti e ballerini. Per la prima volta infatti dal Cus è arrivata una richiesta di pagamento per usufruire della grande palestra: circa 40 euro l’ora. Con uno sconto ad hoc, si sarebbe trattato di circa 150 euro. Una richiesta esigua ma irremovibile che ha messo in difficoltà gli uffici regionali del dipartimento Lavoro, vista la mancanza di un capitolo di bilancio apposito. Il risultato? Impossibile trovare nei tempi richiesti un’alternativa, così Eurodisney Parigi ha comunicato nei giorni scorsi alla direttrice del Centro per l’impiego di Catania, Salvatrice Rizzo, che per quest’anno non ci sarà nessuna selezione. Chi è interessato dovrà volare a Roma, dove invece a ottobre si terranno regolarmente i provini. 

Ballerini e cantanti, maschere di Topolino e degli altri personaggi Disney da impersonare nel parco divertimenti più famoso al mondo. Negli ultimi anni per tutti quelli che vedevano nell’esperienza lavorativa a Parigi una buona possibilità, i provini si sono svolti nella palestra del Cus Catania, unica tappa siciliana, perché rispondente a una serie di paletti chiesti dall’organizzazione: una superficie in parquet di 450 metri quadri e la possibilità di collocare degli specchi tutto attorno. Un set dove allestire un vero e proprio spettacolo in cui mettere alla prova i candidati. In ballo c’era un posto di lavoro per sei mesi, con uno stipendio di 800 euro più vitto e alloggio. Nel 2019 le selezioni si sarebbero dovute tenere a ottobre, ma dalla capitale francese attendevano risposta entro aprile per programmare l’attività. 

Secondo quanto ricostruito da MeridioNews, stavolta alla domanda partita dal Centro per l’impiego di Catania (incaricato dall’assessorato al Lavoro) di disporre della palestra, sarebbe corrisposta la richiesta di pagamento. Che sarebbe stata girata dall’ufficio regionale a Eurodisney, senza esito. Di conseguenza dal Cpi avrebbero provato a spiegare più volte l’impossibilità di aprire un capitolo di bilancio apposito, tentando allo stesso tempo di arrivare a una mediazione, ritenuta possibile visto anche che la proprietà dei locali gestiti dal Cus è pur sempre di un altro ente pubblico come l’Università. Ma l’accordo sperato non è stato concluso.

Il Centro universitario sportivo di Catania vive una fase delicata: commissariato dal novembre del 2017 e con un pesante deficit di bilancio. I commissari Orazio Arancio e Luigi Mazzone stanno portando avanti un complicato lavoro di risanamento. «Non possiamo dare impianti gratuiti a nessuno – dichiara a MeridioNews Luigi Mazzone – Altrimenti si tornerebbe indietro». Da quando è stato nominato commissario, dice il professionista, non sono stati «concessi a nessuno gli impianti senza pagamento: quando faccio la prima eccezione ho perso. Ho il dovere di moralizzare, non posso fare favori». Certo, però, per 150 euro sono posti di lavoro in meno per i siciliani: «Ne sono consapevole: ma noi siamo una società privata con un bilancio privato. Avremmo applicato lo sconto previsto per gli enti pubblici. In fondo, si trattava di una cifra simbolica».


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