«Vogliamo che siano un'attrazione turistica e non problema». Sono le parole del sindaco paternese Mauro Mangano, che ha avviato nelle scorse ore le attività del centro operativo comunale. Con l'obiettivo di controllare costantemente le emissioni dei vulcanetti. Che, per il momento, non sono nocive per i residenti
Salinelle Paternò, al via monitoraggio di tecnici «Fenomeno imprevedibile, ma nessun pericolo»
Continua il monitoraggio delle salinelle di via Salso e di via Acque Grasse a Paternò. Nell’area sono attivi da giorni circa otto vulcanetti. In queste ore i funzionari della protezione civile provinciale, accompagnati da quelli comunali, hanno effettuato un sopralluogo sull’intera area. Analizzati, anche attraverso la relazione dei tecnici del centro comunale paternese, l’evoluzione dell’attività parossistica delle sei bocche di fango che si sono aperte nei giorni scorsi all’interno dell’area perimetrale di due abitazioni. Si sta valutando con attenzione se queste ultime possono rappresentare un serio pericolo per i residenti.
Dopo circa un giorno di pausa, una delle bocche che si trova all’interno del cortile di una delle due abitazioni, ha ripreso poche ore fa a eruttare fango in modo abbondante. L’eruzione durata diverse ore si è poi fermata. Tiene intanto il canalone realizzato per indirizzare la colata verso il serbatoio naturale delle salinelle. I sopralluoghi sono stati effettuati anche dagli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologica di Catania. Gli studiosi hanno controllato la temperatura e la composizione dei gas emessi.
Una accurata relazione sull’esito dei due sopralluoghi è stata illustrata nella sede della protezione civile provinciale a Sant’Agata Li Battiati. «Non ci sono pericoli per le abitazioni – spiega Francesco Impellizzeri della protezione civile -, il fenomeno delle salinelle e la sua evoluzione non è prevedibile. Il problema esiste se le emissioni di gas sono nocive per i residenti. Ipotesi possibile solo nel caso in cui si dovesse aprire un vulcanetto all’interno di una casa». Per Rosa Anna Corsaro dell’Ingv di Catania «l’attività parossistica esiste da secoli e non ha mai creato problemi nonostante le continue variazioni. L’attenzione adesso è al massimo perché si sono formati dei vulcanetti nei cortili delle abitazioni».
Si è insediato intanto il centro operativo comunale. Nel corso della riunione, si è discusso delle misure avviate per garantire la sicurezza dell’area, sia per i residenti che per i visitatori. Durante l’incontro, il sindaco ha deciso di creare un gruppo operativo, composto da tecnici dell’ente, agenti della polizia municipale e associazioni di volontariato. «Occorre che vi sia una squadra di pronto intervento in caso di necessità – spiega il sindaco Mauro Mangano -, che si occupi anche di coordinare i lavori che la ditta incaricata deve effettuare per bonificare la zona. Provvederemo inoltre a organizzare dei presidi, con l’aiuto delle associazioni di volontariato. Emetteremo un’ordinanza – conclude il primo cittadino – per interdire ai non residenti l’accesso nell’area, che potrà avvenire solo in orari ben precisi. Vogliamo che le salinelle siano un’attrazione turistica e non un problema».