La commissione bilancio e finanze e' convocata per tutta la settimana. Ma la sensazione e' che il governo, ancora una volta, disertera' i lavori. Crocetta dovrebbe farsi vedere in aula mercoledi' per presentare la sua nuova giunta minoritaria. . .
Sala d’Ercole: un’altra settimana a vuoto? Sembra proprio di sì…
LA COMMISSIONE BILANCIO E FINANZE E’ CONVOCATA PER TUTTA LA SETTIMANA. MA LA SENSAZIONE E’ CHE IL GOVERNO, ANCORA UNA VOLTA, DISERTERA’ I LAVORI. CROCETTA DOVREBBE FARSI VEDERE IN AULA MERCOLEDI’ PER PRESENTARE LA SUA NUOVA GIUNTA MINORITARIA…
Che fine ha fatto Sala d’Ercole? La nostra non è una domanda retorica. Abbiamo scritto che la Commissione Sanità e la Commissione Affari istituzionali si dovranno pronunciare sui manager della sanità pubblica nominati dal Governo di Rosario Crocetta. Abbiamo aggiunto che la Commissione Bilancio e Finanze si potrebbe mettere di traverso rispetto al Governo. Ma non abbiamo detto nulla dell’Aula.
Tanto per cominciare, a noi risulta che L’Assemblea regionale siciliana si dovrebbe riunire mercoledì prossimo, giorno in cui il presidente Rosario Crocetta, a meno di nuovi colpi di scena, dovrebbe presentare all’Aula il suo nuovo Governo minoritario.
Sarà così? Non si sa, ad esempio, se tra gli assessori il governatore si porterà pure Antonio Fiumefreddo. Voci di corridoio dicono di no: dicono che Fiumefreddo potrebbe essere dirottato a Mussomeli, dal suo sponsor, Totò Cardinale, a mangiare carne di crasto-agnello.
Il crasto-agnello in casa Cardinale porta fortuna: le costolette, arrostite ad arte, hanno trasformato la figlia di Totò in parlamentare nazionale. Chissà: magari una ‘botta’ di crasto-agnello, arrostito sempre ad arte, riuscirà a trasformare l’avvocato-casinista di Catania in un assessore regionale.
Ma, crasto-agnello e Fiumefreddo a parte, bisogna capire che cosa ci verrebbe a fare il nuovo Governo minoritario di Rosario Crocetta all’Ars.
Si sa, per esempio, che la Commissione Bilancio e Finanze è stata convocata da domani a venerdì. Lì c’è già tutto: il disegno di legge sul mutuo ‘ascaro’ da un miliardo di euro, il disegno di legge sulle variazioni di Bilancio. Mancano solo l’assessore all’Economia, Roberto Agnello (nulla a che vedere con il crasto-agnello di Totò Cardinale da Mussomeli), e il presidente della Regione, Rosario Crocetta.
I due – assessore e presidente – andranno ai lavori della Commissione Bilancio e Finanze o li diserteranno, pregando il ‘fiduciario’ del Governo a Sala d’Ercole, cioè il presidente dell’Ars, di inviare direttamente in Aula i disegni di legge, con la scusa che la Commissione Bilancio e Finanze ha perso troppo tempo?
Ormai, da questa presidenza dell’Ars ci aspettiamo di tutto. Anche se, questa volta, la forzatura potrebbe risultare ‘acitigna’. Infatti, una volta giunti in Aula, i due disegni di legge potrebbero essere ‘bocciati’: e in questo caso, per rimetterli in discussione a Sala d’Ercole, bisognerebbe attendere una nuova sessione legislativa (ammesso, ovviamente, che la presidenza dell’Ars rispetti questa parte del regolamento d’Aula: il ‘novellatore’ presidente Giovanni Ardizzone – e fa pure rima – è sempre in agguato…).
Morale: è probabile che i due disegni di legge rimangano ‘custoditi’ in Commissione Bilancio e Finanze.
Insomma: quello che vogliamo dire è che il Governo Crocetta, esasperando i rapporti con Sala d’Ercole, potrebbe aver deciso di non approvare nulla, abbandonando al proprio destino i 30 mila e forse più soggetti lasciati senza soldi.
In questo c’è un fatto positivo: il mutuo ‘ascaro’ da un miliardo di euro per pagare improbabili imprese andrebbe a farsi benedire: e sarebbe la prima cosa utile che il Governo Crocetta farebbe da quando si è insediato: ovvero, evitare di indebitare di un altro miliardo di euro famiglie e imprese siciliane.