La notizia è nellaria da qualche giorno. Corre sulla bocca degli uni e degli altri, entra ed esce da sala delle lapidi, la sede del consiglio comunale di palermo, e fa capolino tra gli stessi politici. Si sussurra - addirittura! - che sarebbe arrivata anche negli uffici della segreteria generale di palazzo delle aquile. Ma quale sarebbe sta notizia? la notizia è - o sarebbe - che salvatore finazzo, eletto la scorsa settimana vice presidente del consiglio comunale del capoluogo siciliano, non sarebbe eleggibile. O meglio, sarebbe ineleggibile.
Sala delle Lapidi: Finazzo ineleggibile?
La notizia è nellaria da qualche giorno. Corre sulla bocca degli uni e degli altri, entra ed esce da Sala delle Lapidi, la sede del Consiglio comunale di Palermo, e fa capolino tra gli stessi politici. Si sussurra – addirittura! – che sarebbe arrivata anche negli uffici della segreteria generale di Palazzo delle Aquile. Ma quale sarebbe sta notizia? La notizia è – o sarebbe – che Salvatore Finazzo, eletto la scorsa settimana vice presidente del Consiglio comunale del capoluogo siciliano, non sarebbe eleggibile. O meglio, sarebbe ineleggibile.
La sua ineleggibilità – ancora tutta da provare, sintende – sarebbe legata al ruolo che lo stesso Finazzo svolge presso una società che ha a che fare con il Comune di Palermo.
Finazzo, lo ricordiamo, è stato eletto a Palazzo delle Aquile nelle file dellUdc. E stato tra i consiglieri comunali più votati. La scorsa settimana, anche se tra qualche polemica, è stato eletto alla vicepresidenza del Consiglio comunale.
La sua elezione, lo ricordiamo, ha suscitato qualche mal di pancia. Perché le opposizioni – di centrodestra e di centrosinistra, perché Leoluca Orlando, avendo vinto le elezioni battendo il centrodestra e il centrosinista se li ritrova contro in Consiglio comunale – avrebbero voluto eleggere Giuseppe Milazzo del Pdl. Solo che alcuni consiglieri comunali di Italia dei Valori (che a Sala delle Lapidi, grazie al premio di maggioranza, può contare su 30 consiglieri comunali su 50) hanno unito i propri voti con quelli dellUdc e hanno eletto proprio Finazzo. Mandando su tutte le furie Pdl e Pd, due partiti che a Roma governano insieme e che, a Palermo, si ritrovano a fare opposizione insieme.
Qualcuno ha volute vedere nella designazione di Finazzo un accordo tra Leoluca Orlando e l’Udc di Giampiero D’Alia per le prossime elezioni regionali. Forse si tratta di una lettura un po’ forzata, perché l’Udc siciliana – come hanno già stabilito Massimo D’Alema e Pierferdinando Casini – alle prossime regionali di ottobre andrà insieme con il Pd (a sbattere, supponiamo noi).
Ora, però, è scoppiata la grana dellineleggibilità dello stesso Finazzo. Fino ad oggi gli uffici della segreteria generale del Comune di Palermo si sono ispirati al celebre pesce dentro il barile. Ma adesso dovranno uscire allo scoperto. Anche perché ci potrebbe essere qualcuno – allo stato dei fatti – che potrebbe avere dichiarato il falso.
Insomma, una bella grana per il Consiglio comunale he si ritrova con un vice presidente alle prese con problemi di ineleggibilità.