La commozione dei devoti che gridano i motivi delle loro offerte; i fuochi d'artificio non autorizzati da via Antico corso; l'alba del 4 febbraio e il ritorno in Cattedrale, il 6. MeridioNews e il filmaker Marco Pirrello hanno passato più di 50 ore in strada, assieme a due fedeli col tradizionale abito bianco. Guarda il video
Sacco matto, il mini-doc su Sant’Agata 2018 Dalla messa dell’aurora al rientro al Duomo
Due devoti, due storie diverse, un elemento in comune: il sacco bianco di devozione a Sant’Agata. Per l’edizione 2018 delle celebrazioni agatine, MeridioNews ha osservato – in collaborazione con il filmaker etneo Marco Pirrello – la due giorni di processioni da un punto di vista inedito: quello di due persone che, dall’alba del 4 febbraio fino a quella del 6, rimangono in strada a seguire il fercolo della patrona della città di Catania. Sacco matto mostra tutto: la partenza da casa, quando ancora è buio, per andare a seguire la messa dell’aurora e attendere l’uscita del busto reliquiario dalla sua cameretta, la folla che riempie piazza Duomo, i fuochi d’artificio e la danza delle candelore prese in braccio dai portatori.
Più di cinquanta ore tra le strade del capoluogo etneo al seguito della vara. Inclusi momenti che, fino a quest’anno, non erano mai stati mostrati: per esempio i vagoni della metropolitana pieni di cittadini che raggiungono il centro storico per assistere alla seconda uscita, quella di giorno 5, a cui segue il giro interno. Nel racconto video finiscono non soltanto i fuochi d’artificio non autorizzati, esplosi da via Antico corso all’incrocio con via Plebiscito, sui quali la questura di Catania ha avviato degli accertamenti. Ma anche le urla dei devoti che gridano alla Santa i motivi delle loro offerte, tra lacrime di commozione.