Il loro valore si aggira intorno ai 200mila euro ma solo alcune sono state recuperate ancora integre: la maggior parte è stata distrutta per essere rivenduta. La refurtiva è stata ritrovata dalla polizia a Carini
Rubate più di mille cabine elettorali In parte già distrutte, tre denunciati
Oltre mille cabine elettorali in metallo, per un una valore di circa 200mila euro, sono state rubate nei giorni scorsi a Palermo. Ritrovate dalla polizia in un deposito a Carini, gran parte della refurtiva era già stata fatta a pezzi per essere venduta. Il furto è avvenuto nei giorni scorsi in via Galvani, in un deposito di proprietà dell’amministrazione dove il materiale era custodito.
In seguito alla denuncia, gli agenti della questura del capoluogo sono riusciti a risalire al numero di targa del furgone cassonato utilizzato per trafugare le strutture in metallo. Il mezzo, infatti, è stato intercettato e bloccato dopo qualche ora, nel comune di Carini. Il conducente, un 36enne palermitano, è stato denunciato per il reato di furto aggravato. Grazie a ulteriori sviluppi delle indagini, è stato successivamente individuato un complice: un pregiudicato palermitano di 42 anni, denunciato per lo stesso reato.
Gli agenti, dopo alcuni controlli, hanno individuato anche lo stabilimento dove le cabine erano state depositate: parte della refurtiva, però, era stata già triturata. L’amministratore della ditta di stoccaggio, un 61enne carinese, è stato denunciato per il reato di riciclaggio, mentre la refurtiva è stata posta sotto sequestro con affidamento al comune di Palermo.