L'Anas ha finito di esaminare le buste. La necessità di indire una nuova procedura è emersa dopo la rescissione del contratto con la prima impresa aggiudicataria. Ad attendere l'opera sono le migliaia di persone che viaggiano sulla tangenziale
Rotatoria Bicocca, aggiudicata nuova gara d’appalto Due anni dopo c’è la promessa di finire in 80 giorni
Passo di avvicinamento verso la riapertura del cantiere per la realizzazione della rotatoria Bicocca, lungo la tangenziale di Catania. L’Anas, che ha deciso di indire una nuova gara d’appalto per la prosecuzione dei lavori dopo la rescissione del contratto per inadempienze con la Mit Costruttori, ha concluso nei giorni scorsi l’esame delle offerte contenute nelle buste. Ad aggiudicarsi l’appalto del valore di poco superiore a 1,4 milioni di euro sarà la ditta Mondello Costruzioni. L’impresa, che ha sede a Sant’Angelo di Brolo, in provincia di Messina, ha presentato un ribasso del 27,444 per cento. L’impegno per l’esecutore è quello di completare le opere in 80 giorni consecutivi. Gli stessi termini erano stati sottoposti a fine 2021 a una delle imprese che con Anas ha in essere un accordo quadro, ma l’impresa, stando a quanto trapelato nei mesi scorsi, ha fatto sapere di non poter garantirli. Da lì la decisione di puntare su una nuova gara d’appalto.
La realizzazione della rotatoria, che andrà a sostituire lo svincolo Bicocca, è attesa ormai da due anni. Era, infatti, gennaio 2020 quando il cantiere venne inaugurato. A operare da allora è stata la Mit Costruttori, impresa di Adrano che però, complice una situazione finanziaria difficile, non è riuscita a garantire il completamento dei lavori. A nulla l’anno scorso era valso l’ultimatum posto dall’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, che aveva espressamente chiesto che l’opera venisse completata prima dell’inizio dell’estate.
Ad attendere la riapertura del cantiere sono le migliaia di persone che ogni giorno viaggiano sulla tangenziale etnea e sull’asse dei servizi. Punti nevralgici per il raggiungimento dell’aeroporto Vincenzo Bellini ma anche per il mercato agroalimentare di Catania, che da qualche settimana ospita anche il centro di riferimento per che ha bisogno di sottoporsi ai tamponi per la diagnosi del Covid-19.