Roma, qualche passo avanti sulla Gesip

Un comunicato del Ministro del Lavoro, Elsa Fornero – la governante che è riuscita con la scalcagnata legge che porta il suo nome a scontentare imprese e lavoratori, facendo schizzare all’insù la disoccupazione – annuncia che sarebbe stato trovato un accordo sulla Gesip, la società del Comune di Palermo che conta mille e 805 dipendenti che da mesi sono a spasso.

Leggiamo assieme questo comunicato: “Si è tenuta in data odierna una riunione presso il Ministero del Lavoro – alla presenza del Ministro (Elsa Foriero), del Presidente della Regione siciliana (Rosario Crocetta, dell’assessore al Lavoro (Ester Bonafede), del Sindaco di Palermo (Leoluca Orlando) e degli assessori alle partecipate e al bilancio del Comune di Palermo, e dei rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil – allo scopo di individuare soluzioni in grado di affrontare la situazione di crisi occupazionale conseguente alla messa in liquidazione della società Gesip”.

“La riunione – prosegue il comunicato – ha consentito di individuare un percorso di solidarietà tra tutte le amministrazioni coinvolte, per la gestione del problema mediante un mix di strumenti di politica attiva e passiva del lavoro”.

A questo punto il comunicato ministeriale prova ad imitare la Sibilla Cumana: “I lavoratori saranno sospesi dall’attività lavorativa e utilizzati dal Comune di Palermo in attività di pubblica utilità, nel limite di 20 ore settimanali”. Saranno sospesi dall’attività lavorativa e utilizzati dal Comune: ci siamo persi qualcosa?

“Il Comune – prosegue la nota – si farà carico di costituire, a favore dell’Inps, la provvista finanziaria per l’erogazione dell’indennità. La contribuzione figurativa e gli assegni al nucleo familiare rimarranno a carico dei fondi già disponibili presso la Regione per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga”.

Questo passaggio almeno è chiaro: il Comune pagherà le indennità, mentre contribuzione figurativa e assegni familiari dovrebbero essere presi dai fondi per i cosiddetti ammortizzatori sociali: soldi nella disponibilità della Regione ma approntati dallo Stato.

E’ interessante notare che i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, che nelle settimane scorse si sono battuti come leoni per non inserire gli operai della Gesip tra i beneficiari degli ammortizzatori sociali, adesso abbiano cambiato opinione e giudichino “positivo” l’accordo. Coerenti fino in fondo…

“Entro lunedì 8 aprile – prosegue la nota ministeriale – sarà convocata, presso il Ministero del Lavoro, una riunione per la stipula del relativo protocollo d’intesa tra Regione, Comune e Inps. In esito a tale incontro la Regione convocherà il tavolo con le parti sociali per la modifica dell’accordo quadro”. (cioè per modificare l’accordo sulla Cassa integrazione, che escludeva la Gesip, siglato qualche settimana fa dalla Regione con alcune organizzazioni sindacali chiamate, per l’appunto, ‘tecnicamente’ a rimangiarsi l’accordo).

Gli operai della Gesip dovrebbero essere impiegati, naturalmente a Palermo, per 20 ore settimanali per lavori di pubblica utilità.

Questo fino al 30 giugno. Poi dovrebbe subentrare la Regione siciliana (anche se non si sa con quali soldi, visto che la stessa Regione dovrebbe approvare il proprio bilancio con un ‘buco’ di 2,8 miliardi di euro).

L’incontro di oggi non è l’ultimo. Sono previsti altri incontri, a Roma e a Palermo. Insomma, la telenovelas continua con altri incontri per definire un accordo che somiglia tanto alla celebre tela di Penelope.

Sarebbe anche interessante scoprire quanto sono costati, fino ad oggi, tutti gli incontri al Ministero tra presidente della Regione, assessori regionali, Sindaco di Palermo, assessori comunali e sindacalisti.

Se questi viaggi fossero stati sostituiti da video conferenze quanti soldi sarebbero stati risparmiati dalle pubbliche amministrazioni? Soldi da ‘girare’, magari, agli operai della Gesip.

 


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