Almeno una trentina i focolai provocati dall’incendio di sterpaglie nel Palermitano. Il più grave, quello divampato stamane in un capannone industriale ma causato dall’attrito di una pala meccanica impegnata a spostare un cumulo di materiale
Rogo in opificio di zolfo a Lercara Friddi Oltre 30 gli interventi dei vigili del fuoco
Prosegue senza sosta anche oggi l’attività dei vigili del fuoco contro le fiamme a Palermo e provincia. Almeno una trentina gli interventi per spegnere i roghi provocati dall’incendio di sterpaglie, a San Martino delle Scale, a Bolognetta, Baucina e Altavilla. Il più grave, tuttavia, è l’incendio divampato stamane in un opificio per la macinazione dello zolfo a Lercara Friddi, nel palermitano. Sul posto sono intervenute quattro squadre dei vigili del fuoco, con gli specialisti del nucleo batteriologico per verificare se ci sono pericoli per la qualità dell’area, e i carabinieri.
Attualmente la situazione è sotto controllo: le fiamme sono state domate e i pompieri sono impegnati per separare lo zolfo bruciato da quello non ancora intaccato dalle fiamme e mettere in sicurezza l’area. Dalla ricostruzione effettuata dai militari, il rogo sarebbe stato generato dall’attrito prodotto da una pala meccanica, impegnata a spostare un cumulo di materiale. Per motivi di sicurezza una famiglia ha lasciato temporaneamente la propria abitazione, pericolosamente vicina al luogo dell’incendio.
Sul luogo è intervento anche il personale dell’Arpa e Asp 6 di Palermo, per accertare i valori della qualità dell’aria, ma l’emergenza sembra rientrata. Il capannone dove era contenuto lo zolfo della lavorazione, ha subito il crollo del tetto, mentre sono in corso indagini dei carabinieri e dei vigili per accertare se sono state rispettate tutte le norme di sicurezza.