Interrogazione di assenza (pdl) contro il maldestro tentativo di sbaraccare la linea ferroviaria a due passi dall'aeroporto. In questa vicenda capiremo se il siciliano lo bosco, presidente di rfi, fa gli interessi della nostra isola o se, invece, e' il solito 'ascaro'
Riuscirà la Sicilia ad evitare che le Ferrovie sbaracchino proprio a Comiso?
INTERROGAZIONE DI ASSENZA (PDL) CONTRO IL MALDESTRO TENTATIVO DI SBARACCARE LA LINEA FERROVIARIA A DUE PASSI DALL’AEROPORTO. IN QUESTA VICENDA CAPIREMO SE IL SICILIANO LO BOSCO, PRESIDENTE DI RFI, FA GLI INTERESSI DELLA NOSTRA ISOLA O SE, INVECE, E’ IL SOLITO ‘ASCARO’
La storia è nota. E rientra nello sfascio ordinario delle Ferrovie in Sicilia. Nella nostra Isola, si sa, i treni sono un mezzo delirio. Come denuncia da anni la Fit Cisl – l’unica organizzazione sindacale che si è sempre opposta a questo andazzo da sottosviluppo – le Ferrovie, nei nostri territori non hanno mai investito risorse, ma hanno solo fatto finta di investire.
L’ultima trovata geniale è il tentativo di smantellare la linea ferroviaria anche dalle parti di Comiso, in provincia di Ragusa, dove da qualche mese funziona un aeroporto. E’ normale sbaraccare una linea ferroviari in prossimità di un aeroporto? In Sicilia, sì. Soprattutto se si deve favorire il trasporto su gomma. E’ questo tutto il ‘gioco’?
Non ci sta il parlamentare regionale del Pdl, Giorgio Assenza. Si tratta di un deputato che, prima che guardare alla propria appartenenza politica guarda al proprio territorio. Una caratteristica, questa, di tutta la provincia di Ragusa. Dove ai parlamentari vengono chiesti atti concreti e non chiacchiere.
Non portiamo la stazione ferroviaria di Comiso su un binario morto!, dice Assenza. Che sul tentativo delle solite Ferrovie italiane di smantellare servizi in Sicilia ha presentato un’interrogazione. Il deputato ragusano ha scritto anche una lettera al presidente del consiglio di amministrazione delle Rfi nazionali, Dario Lo Bosco, siciliano, ma non per questo interessato a difendere le ferrovie siciliane.
Lingegner Lo Bosco ha già risposto e ha scritto anche al referente Rfi Sicilia, Andrea Cucinotta: Con invito a provvedere a riscontrare la nota allegata, prevedendo un apposito incontro presso lAssessorato regionale Infrastrutture e Trasporti. Prego, tenermi informato.
Lo Bosco, insomma, vuole incontrare le parti interessate. Incontro mezzo inutile, perché lo stesso Lo Bosco è un ingegnere trasportista che conosce la situazione in Sicilia e, in particolare, a Comiso. E sa benissimo che sbaraccare la linea ferroviaria accanto a un aeroporto è un errore.
Dice, infatti, Assenza: È un comportamento schizofrenico, quello che porta all’apertura di un aeroporto, collegato col territorio nazionale oltre che con Londra, Bruxelles e Malta, e alla successiva chiusura di un servizio di trasporti che è comunque interattivo con laerostazione.
Ritengo, comunque – conclude il parlamentare della provincia Iblea – che non è mai troppo tardi per fermarsi e per avviare un ragionamento che sia almeno logico e che conduca, ognuno per la propria parte, allunico fine che deve essere quello del benessere del territorio e dei suoi abitanti. Attendiamo con fiducia lesito di questo incontro sollecitato dallingegner Lo Bosco.
Noi, invece, consigliamo ad Assenza e, in generale, ai parlamentari della provincia di Ragusa di non riporre alcuna fiducia nelle Ferrovie italiane, che hanno sempre trattato la Sicilia come l’ultima delle colonie.