A recuperare i volumi sono stati i carabinieri del nucleo Tutela del patrimonio culturale. A custodirli un 64enne messinese, che ora è indagato per ricettazione. L'uomo negli anni scorsi aveva lavorato presso l'istituto religioso
Ritrovati 342 libri antichi pronti per le aste on line «Tolti ai gesuiti, ce n’è uno di Tommaso D’Aquino»
Ammonta a circa 500mila euro il valore dei libri antichi che i carabinieri della sezione Tutela patrimonio culturale hanno sequestrato. Si tratta di 342 volumi risalenti al periodo compreso tra i secoli XV e XIX di proprietà della Biblioteca Ignaziana di Messina. I libri sono stati trovati in possesso di un privato – un messinese di 64 anni – che aveva avviato un’asta on line per venderli. L’uomo adesso è indagato per ricettazione.
Stando alle indagini, il 64enne aveva lavorato come badante, tra il 2011 ed il 2012, per assistere i pochi gesuiti che erano rimasti nell’istituto. Per questo ha detto di avere avuto in dono i libri dagli anziani religiosi che nel frattempo sono deceduti. «Si tratta di una indagine importante per il valore di quanto recuperato – ha spiegato il procuratore aggiunto Vito Di Giorgio -. L’Arma effettua controlli su vari siti on line di vendita e acquisti costantemente. Nell’ambito di questa attività hanno scoperto che i libri avevano il bollo del collegio San Ignazio».
Dopo aver individuato chi li aveva messi in vendita si è così appurato che si trattava di 342 testi di valore storico. Tutti testi di alto spessore culturale, 29 di pregio. Tre sono incunaboli, i primi testi scritti a mano. Uno risale al 1476 ed è di Tommaso D’Aquino. In una decina di casi la vendita si è conclusa, con l’acquisto effettuato dalla Germania. «L’importanza dell’operazione è quella di aver restituito al patrimonio storico culturale questi beni, visto che sono anche un numero rilevante».