Un’eredità di gusto e di famiglia, difesa e tramandata. È la storia del Sakalleo, storico ristorante di Scoglitti, nel Ragusano, e del suo famoso fumè: spaghetti aglio, olio e peperoncino, con brodo di pesce mantecato con bottarga, pane fritto grattato e vongole veraci. L’anima del locale fondato oltre trent’anni fa da Pasquale Ferrara e oggi […]
Il Sakalleo di Scoglitti, dove il gusto si è fermato. Giada Ferrara e l’eredità del padre: «La tavola è il mio punto fermo»
Un’eredità di gusto e di famiglia, difesa e tramandata. È la storia del Sakalleo, storico ristorante di Scoglitti, nel Ragusano, e del suo famoso fumè: spaghetti aglio, olio e peperoncino, con brodo di pesce mantecato con bottarga, pane fritto grattato e vongole veraci. L’anima del locale fondato oltre trent’anni fa da Pasquale Ferrara e oggi passato in eredità alla figlia Giada, che lo gestisce, e alla sorella Katia che ne cura la parte amministrativa. Un posto, sempre più raro, dove il tempo sembra essersi fermato: «Tutti i piatti del menu li ha inventati e nominati mio padre – spiega la ristoratrice – che cucinava fino a quando non ha ingrandito l’attività e ha avuto bisogno di aiuto anche in cucina». Personale che, a sua volta, ha formato l’attuale brigata del Sakalleo, in una continuità di metodi che sa di calore familiare: «Ancora oggi che lui non c’è più, si cucina secondo il gusto di mio padre – racconta Giada Ferrara – Perché io sono la cliente zero, ho imparato questi sapori in famiglia».
Con un massimo di 70 coperti per turno, il Sakalleo va cercato e guadagnato. Niente insegne acchiappa turisti, per il locale che ha sede in una antica casa del centro del borgo marinaro di Scoglitti, manutenuta ogni anno dall’occhio attento degli architetti per preservarne il fascino, ma senza strizzare l’occhio alla modernità forzata. «Io sono stata cresciuta per la sostanza, non per la forma», sorride Giada Ferrara. Oggi affiancata da tre cuochi: Gabriele Pizzo, il cognato Jerôme Gill e Roxana Akter. «Tutti e tre hanno cominciato come aiuto in cucina, osservando e imparando negli anni dagli chef di mio padre». E proponendo ancora oggi le specialità storiche del Sakalleo: dai crudi di pesce alle ricette della tradizione di Scoglitti. «In questo mondo in continua evoluzione, voglio mantenere dei punti di riferimento – conclude Giada Ferrara – E la tavola, per me, è un buon inizio».