Chiusa dopo un incendio devastante, la riserva naturale di Cavagrande del Cassibile (nel Siracusano) per anni è rimasta accessibile – solo per una parte limitata – soltanto dall’ingresso del sentiero di Carrubella. Adesso torna a essere percorribile il sentiero paesaggistico Scala Cruci. Quello che i visitatori dei laghetti in fondo a uno dei canyon più profondi d’Europa erano abituati a percorrere. Fino a quando, dopo le fiamme che distrussero migliaia di ettari di flora, fu emanata un’ordinanza che vietava l’accesso dall’ingresso principale per pericolo di frane del costone roccioso.
«Un giorno di grande soddisfazione per tutti gli amanti della natura – dichiara la sindaca di Avola Rossana Cannata – Finalmente possiamo celebrare insieme la riapertura di questo prezioso angolo di paradiso». E ce ne è voluto di tempo (diversi anni) perché tutti gli enti competenti trovassero il modo di sedersi attorno a un tavolo per studiare un progetto di messa in sicurezza per la riserva naturale orientata che ricade tra i Comuni di Avola, Noto e Siracusa. In passato, per scendere all’interno del canyon, era necessario firmare un’assunzione di responsabilità per accettare tutti i rischi «derivanti dalla natura dei luoghi tale da non escludere naturali e imprevedibili smottamenti, frane e cadute massi».
Nel giugno del 2017 il Tar di Catania aveva rigettato il ricorso del Comune di Avola nei confronti della Regione in merito alla chiusura temporanea di Cavagrande mantenendo il divieto. Negli oltre dodici chilometri di cava, negli anni, si sono comunque registrati migliaia di visitatori al giorno, specie nella stagione estiva. Nel 2018 era stato ottenuto un finanziamento regionale (da due milioni di euro) per gli interventi di messa in sicurezza sul costone roccioso e per ripristinare il sentiero chiuso per anni. Nei lavori, iniziati a marzo dello scorso anno, sono stati impegnati speleologi rocciatori ed è stato necessario anche l’utilizzo di un elicottero. «Tanti pareri, autorizzazioni, enti regionali e sezioni provinciali coinvolte», ricostruisce la sindaca Cannata promettendo che si continuerà «a lavorare per valorizzare e proteggere il nostro patrimonio naturale, affinché possa essere vissuto da tutti nel rispetto dell’ambiente e della sua straordinaria bellezza».
Da lunedì 5 agosto, per accedere alla riserva naturale e scendere ai laghetti di Cavagrande del Cassibile si dovrà pagare un biglietto di accesso. Un ticket dal costo di due euro (ridotto un euro e quattro euro per gruppo famiglia) che sarà possibile acquistare direttamente in una delle tre biglietterie attive nei tre punti di accesso: Belvedere (Avola) e poi Carrubbella (Noto) e Stallaini (Noto). Per i bambini al di sotto degli otto anni e per i disabili con accompagnatore l’ingresso resta gratuito. La scorsa estate, la riserva – al pari di altre in Sicilia – è stata devastata di nuovo dalle fiamme.
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