Rischio liquefazione sabbie nell’area Pua Le associazioni: «Ricorreremo a Tar e Cru»

«Nella zona interessata dal Pua non è stato redatto uno studio geologico specifico. Ma c’è un grave pericolo: la letterale liquefazione delle sabbie». A pochi giorni dal contestato voto favorevole in Consiglio comunale al piano urbanistico attuativo per la zona del litorale sabbioso di Catania sud, i membri del comitato No-Pua, composto da 27 associazioni catanesi annunciano un ricorso al Tribunale amministrativo regionale contro la decisione. E alle puntualizzazioni contrarie al grande piano urbanistico, già presentate ma non votate dall’assemblea cittadina, aggiungono uno studio dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia che dimostrerebbe la vulnerabilità idrogeologica del territorio. «Oltre che al Tar, invieremo tutta la documentazione anche al  Cru, il Consiglio regionale dell’urbanistica, composto da esperti urbanisti, ingegneri e architetti. E il cui parere sarà vincolante per il consiglio comunale», spiega Mimmo Cosentino, componente del comitato. Lo studio su cui punta il comitato è stato effettuato nel 2009, all’interno del boschetto della Playa, il parco cittadino sito all’interno dell‘area Pua già completata. E gli studiosi Ingv evidenziano in dettagliate tabelle come le falde acquifere passino al di sotto del terreno sabbioso anche «di soli 90 centimetri. Con conseguente rischio di liquefazione, un fenomeno fisico correlato agli eventi sismici», spiega il membro del comitato Giolì Vindigni, nel corso di una conferenza stampa nella sede di Arcigay Catania.

Per Vindigni «l’operazione Pua serve solo alle speculazioni di una persona, l’imprenditore Mario Ciancio, unico riferimento della società appaltatrice Stella polare. Che non si sa dove troverà i 500 milioni di euro per realizzare l’intero piano. Dalle prospettive di ritorno occupazionale dubbie – prosegue Vindigni – visto che mischia zone residenziali a un parco divertimenti e alberghi. Nonostante l’accettazione di Cgil Cisl e Uil». Ed è proprio l’area residenziale del Pua, da realizzare al confine con la pre-oasi del Simeto e secondo i promotori del comitato «reale interesse di chi ha in appalto il Pua, perché so verrà a creare un vero e proprio nuovo quartiere», ad innalzare i rischi a livello idrogeologico. «Nel 2004 la Sicilia, dopo la tragedia di Sarno, ha redatto un piano completo di riassetto idrogeologico. L’area Playa è considerata a rischio intermedio, ma solo a causa dell’assenza di abitazioni. Inoltre il Piano di utilizzo del litorale parla di chiaro rischio tsunami», spiega Vindigni. Secondo il quale «tutti questi studi non sono stati presi in considerazione a causa di assenza della Valutazione ambientale strategica (Vas) per il Pua».

«La motivazione della mancanza della Vas ci è stata spiegata, in modo risibile, dall’architetto Rosanna Pelleriti (dirigente dell’ufficio di Pianificazione urbanistica del Comune di Catania, ndr). In pratica, rispondendo ai nostri rilievi, dice semplicemente che la Vas manca perché non è stata mai richiesta nell’anno di ideazione della variante, il 2002», spiega Mimmo Cosentino, anche lui membro del comitato No Pua. Cosentino, in riferimento ai rilievi inviati dal comitato all’amministrazione, fa notare inoltre come non ci sia stata, con l’amministrazione di Enzo Bianco, la collaborazione promessa in campagna elettorale. «Bianco aveva promesso che avrebbe avviato un percorso di verifica sul Pua. La risposta è stata la convocazione d’urgenza del Consiglio comunale per l’approvazione. Cioè una chiusura totale al confronto. Delle otto commissioni che dovevano dare parere, solo due ne hanno dato uno, favorevole, e tra queste quella all’urbanistica», racconta Cosentino. L’accelerazione dell’iter decisionale avrebbe anche impedito ulteriori controlli sulla tutela paesaggistica della zona, dove sono presenti alcune masserie storiche. «Anche qui la risposta è sta risibile, la Pelleriti ci dice che le masserie non sono tutelabili perché modificate nel corso del tempo. La Sovrintendenza ai beni culturali invece non si è mai pronunciata», conclude Cosentino.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Se arrivasse un terremoto, le sabbie del litorale Playa potrebbero letteralmente liquefarsi. A denunciarlo è il comitato No Pua, al quale aderiscono 27 associazioni cittadine. E i componenti, sulla base di uno studio Ingv del 2009, secondo il quale «sono presenti falde acquifere a soli 90 centimetri sotto il suolo», sono pronti adesso a ricorrere contro l'approvazione del grande piano urbanistico di Catania sud al tribunale amministrativo e al Consiglio dell'urbanistica regionali

Se arrivasse un terremoto, le sabbie del litorale Playa potrebbero letteralmente liquefarsi. A denunciarlo è il comitato No Pua, al quale aderiscono 27 associazioni cittadine. E i componenti, sulla base di uno studio Ingv del 2009, secondo il quale «sono presenti falde acquifere a soli 90 centimetri sotto il suolo», sono pronti adesso a ricorrere contro l'approvazione del grande piano urbanistico di Catania sud al tribunale amministrativo e al Consiglio dell'urbanistica regionali

Se arrivasse un terremoto, le sabbie del litorale Playa potrebbero letteralmente liquefarsi. A denunciarlo è il comitato No Pua, al quale aderiscono 27 associazioni cittadine. E i componenti, sulla base di uno studio Ingv del 2009, secondo il quale «sono presenti falde acquifere a soli 90 centimetri sotto il suolo», sono pronti adesso a ricorrere contro l'approvazione del grande piano urbanistico di Catania sud al tribunale amministrativo e al Consiglio dell'urbanistica regionali

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]