E' partito ieri il mercatino natalizio con i prodotti a km zero organizzato dal Movimento cinque stelle di Giarre e Riposto. Un'occasione per promuovere il prodotto locale e dare alla gente, abituata a comprare nei grandi centri commerciali, un'alternativa su dove poter acquistare i regali. «Vogliamo diventi un appuntamento periodico», si augurano gli organizzatori
Riposto, mercatino di filiera corta per Natale «Per i prodotti del territorio e contro la crisi»
Valorizzare la filiera corta dal produttore al consumatore e agevolare i produttori locali in un momento di crisi. Sono gli obiettivi del mercatino natalizio della filiera corta e prodotti bio a chilometro zero, organizzato a Riposto dal Movimento cinque stelle della zona e di Giarre. E’ iniziato ieri con circa 20 stand che accolgono agricoltori, apicultori, produttori biologici e piccolo artigianato sul lungomare Pantano di fronte alla piazza del Commercio. E resterà aperto anche oggi, dalle 9 alle 23, per poi ritornare agli stessi orari del 22 e 23 dicembre.
«L’idea nasce per promuovere la filiera corta dal produttore al consumatore, ed ha molti vantaggi – afferma Dario Amendolia del M5S – Serve anche ad agevolare l’economia locale in un momento di crisi». Perché, spiega, «la gente va sempre a comprare i regali nella grande distribuzione, nei centri commerciali e dunque la moneta non circola nella nostra zona». Con l’iniziativa si cerca, quindi, di dare un messaggio valido tutti i giorni dell’anno. «Inoltre – aggiunge – i produttori sono contenti di partecipare perché lo stand è quasi a costo zero, mentre normalmente per prendere parte a una fiera i costi sono esorbitanti».
«La gente sembra interessata e viene a visitare gli stand», dice Amendolia. E anche l’amministrazione ha risposto positivamente, ha dato il patrocinio e fornito l’energia elettrica. Gli organizzatori, che hanno incontrato qualche problema iniziale, si dicono già soddisfatti. «La difficoltà più grande nella preparazione – rivela il membro del M5S – è stata contattare tutti i produttori. Abbiamo contattato la Coldiretti e Confcommercio – racconta – ma non abbiamo avuto una risposta positiva, quindi ci siamo rimboccati le maniche contattandoli uno per uno, grazie alla lista messa a disposizione dal Comune». Ma ne è sicuro: «La prossima volta avremo già i contatti e quindi ci verrà più facile». Questo primo mercatino lo considera «un esperimento da cui imparare per poterlo ripetere». Gli organizzatori, infatti, hanno intenzione di farlo diventare un appuntamento periodico. «Stiamo già pensando a quello di Pasqua», dice Amendolia.
[Foto di Fraenzi]