Pochi giorni fa i manifesti elettorali di un candidato a sindaco di Riposto, Enzo Caragliano, sono stati affissi proprio sopra i murales della legalità. E subito sono arrivate le critiche al candidato, che dopo pubbliche scuse ha fatto rimuovere i manifesti. E oggi la professoressa Pia Fiumara, promotrice di quei murales realizzati da un coordinamento di 40 scuole nel 2008, scrive della vicenda. «Mi piace chi chiede scusa riparando agli errori commessi», commenta
Riposto in difesa del muro della legalità Pia Fiumara: «L’indignazione è importante»
Manca poco più di un mese alle consultazioni elettorali comunali. E anche a Riposto, come da radicata consuetudine, anche per questa tornata la gara per aggiudicarsi un po’ di visibilità tra la moltitudine di manifesti elettorali, dagli spazi assegnati regolarmente alle liste per le affissioni si sposta, illegalmente, sui muri liberi in ogni angolo del paesino ionico. Scalpore ha suscitato solo pochi giorni il caso di Enzo Caragliano, candidato a sindaco i cui volantini sono stati appiccicati proprio su un simbolo di legalità, i murales antimafia disegnati dai ragazzi di 40 scuole etnee cinque anni fa. Prontamente, dopo la segnalazioni di parecchi cittadini, sono giunte la rimozione dei manifesti abusivi e le scuse del candidato. Su quell’episodio torna oggi la professoressa Pia Fiumara, prima promotrice di quel muro della legalità e nota per la sua battaglia civica per l’inserimento dell’ora di antimafia a scuola. Ecco il testo della sua lettera:
Mi piace vedere questa alzata di scudi barricadiera a difesa di un bene, che si considera patrimonio comune , nel vero senso dell’espressione. Considero importante l’indignazione manifestata a difesa dei murales realizzati nel 2008 dagli studenti di 30 scuole del territorio da me coordinate. Non potevo desiderare di meglio!
Mi piace anche l’idea di un politico che chiede scusa riparando agli errori commessi. Magari ce ne fossero di più!
Mi piace pensare che l’allestimento dei prossimi murales (previsti per il prossimo anno scolastico) possa vedere partecipi (oltre agli studenti delle scuole), candidati, associazioni, movimenti, circoli, partiti politici che dispensano, in questa tornata elettorale, tensione passione, e grande attenzione per il territorio.
La scuola che vivo e respiro io, e che sogno ancora, è una scuola aperta. Aperta agli studenti di tutte le scuole… ad associazioni… movimenti… circoli. Uomini, donne e giovani di buona volontà. Professo la mia fede laica da 30 anni ormai nei ruoli della scuola, che ho sempre concepito come luogo di incontro di idee e di elaborazione culturale, officina, laboratorio di impegno e civiltà anche a prescindere dalle contingenze elettorali. Anzi soprattutto a prescindere dalle contingenze elettorali!!
Cioè quando si spengono i riflettori e tutto torna alla annichilente e ignava indifferenza del nostro quotidiano!
Pia Fiumara