Pur di tirare acqua al suo mulino, il presidente della regione siciliana, rosario crocetta, non esita a tirare in ballo niente poco di meno che il quirinale. Il tema è quello della contestatissima riforma delle province in discussione all'ars, sulla quale il governo siciliano, è stato battuto più di una volta in aula.
Riforma della Province, anche il Quirinale scarica Crocetta
Pur di tirare acqua al suo mulino, il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, non esita a tirare in ballo niente poco di meno che il Quirinale. Il tema è quello della contestatissima riforma delle Province in discussione all’Ars, sulla quale il Governo siciliano, è stato battuto più di una volta in Aula.
Probabilmente, per dare forza alle sue convinzioni, Crocetta, dopo la visita a Catania, la settimana scorsa, del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha messo in giro la voce che il Capo dello Stato avrebbe espresso apprezzamento per la riforma.
Voci che hanno infastidito non poco. Tanto da costringere il Quirinale ad una nota ufficiale: “Il Presidente non ha autorizzato nessuno a riferire più o meno confusamente il contenuto di conversazioni personali”.
Insomma, Napolitano prende le distanze. Anche perché non rientrerebbe nel suo ruolo bocciare a promuovere tale iniziativa. Nè può consentire strumentalizzazioni.
Il commento del presidente dell’Unione Pro Province, Salvatore Giuseppe Sangiorgi, da sempre schierato contro la riforma Crocetta, non si fa attendere: “E’ scandaloso come il presidente della Regione,. avendo trovato notevoli difficoltà a portare avanti una mala riforma all’Ars, riporti dichiarazioni non vere e tendenziose attribuendole addirittura al capo dello Stato”.