Riforma della Formazione: Mila Spicola chiede un confronto tra PD e Giunta regionale

IN REALTA’ SI PARLA DI UN PROVVEDIMENTO CHE IL GOVERNO CROCETTA HA SOLO ANNUNCIATO, SE E’ VERO CHE IL TESTO NON E’ ANCORA ARRIVATO NELLA COMMISSIONE DI MERITO DELL’ARS

“Per quel che mi riguarda, la ‘trattativa’ tra il Partito Democratico e il governo Crocetta è sulle riforme. Ho acquisito con soddisfazione la disponibilità del presidente a un confronto e a una costruzione condivisa su riforme che rappresentano alcune priorità della Sicilia: iniziamo da quella dell’acqua, da quella dei rifiuti, da quella della formazione professionale e dalla programmazione comunitaria. Tutte e quattro sono ambiti che da problemi possono divenire perni di sviluppo”.

Lo scrive la vice segretario del PD siciliano, Mila Spicola, che in realtà, parla di riforme che il Governo regionale ha solo annunciato.

“In particolare – scrive Spicola – ho chiesto al Presidente e all’assessore Scilabra, di sottoporre a me e a Fausto Raciti e agli organismi dirigenti, copia del disegno di legge di riforma della Formazione Professionale e ho ottenuto totale disponibilità per un confronto, così come avevamo stabilito con Rosario Crocetta, nello stesso identico spirito che ha animato l’incontro col presidente: quello di una auspicabile collaborazione tra Partito e governo sulle riforme”.

In realtà, questo disegno di legge sulla Formazione professionale non è ancora arrivato nella Commissione legislativa di merito dell’Ars: la quinta Commissione (Cultura e Lavoro). Tra l’altro – per quello che si legge nei giornali – questa riforma punta a coinvolgere i Consorzi di Comuni e le Città metropolitane che esistono solo sulla carta, come hanno fatto notare i vertici della Uil siciliana (per non parlare del fatto che sia i Consorzi di Comuni, sia le Città metropolitane non convincono gli amministratori di tanti Comuni siciliani).

“Per quel che mi riguarda – scrive sempre Mila Spicola – eventuali dissensi matureranno non nella composizione o ricomposizione della Giunta, anche se comprendo come tale tema abbia una sua legittimità e importanza, ma, se ci saranno, riguarderanno il tentativo di mettere a punto la soluzione migliore, qualificante e qualificata, per i nostri ragazzi, per il loro avvenire che è, nello stesso tempo, il nostro avvenire. Su questo non dobbiamo distinguere correnti, partiti, giunte, assessori, sindacati e nemmeno, lo dico con franchezza, dipendenti della formazione. Chiunque si concentrerà nel tentativo di riqualificare, organizzare e innovare la formazione e l’istruzione di ogni ragazzo o ragazza siciliana mi avrà alleata, chiunque agirà in modo strumentale, per interessi di parte e basta, anche se legittimi, mi avrà avversaria”.

“Da oggi – sottolinea la vice segretaria del PD siciliano – la formazione professionale dovrà servire ai ragazzi. Questo si auspica e su questo vigileremo con il Partito Democratico e il lavoro dei formatori e degli enti deve divenire strumentale innanzitutto ai ragazzi, non viceversa. E non, peggio, a fenomeni di corruttela e di irregolarità da parte di troppi, come è accaduto in passato. Credo che una buona riforma possa incontrare gli interessi degli uni, i lavoratori, e degli altri, gli studenti, in vista di un obiettivo che riguarda tutti noi siciliani: il futuro dei nostri figli, non solo per loro stessi, ma per la collettività”.

“Ho la sensazione – aggiunge la dirigente del PD – che tale obiettivo sia condiviso dal Partito Democratico, Nazionale e Regionale, dal Presidente e dall’assessore all’Istruzione e alla Formazione. Per questo voglio che ci sia un confronto sereno tra il Partito e la Giunta.”

“L’obiettivo adesso – conclude Mila Spicola – deve essere trattenere in modo qualificato e produttivo i ragazzi e le ragazze siciliani formandoli al meglio, innovando il catalogo, stabilendo un legame proficuo con imprese e tessuto produttivo, qualificando la formazione offerta, monitorando gli esiti, controllando la regolarità e stabilendo delle direzioni professionali che assicurino lavoro a loro e sviluppo alla collettività. La formazione professionale fatta bene è lo scheletro produttivo di un Paese e di un ceto medio sano. Contestualmente ci muoveremo allo stesso modo per le altre riforme.“

 


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