Riforma del Senato, un consiglio a Matteo Renzi: vattene a casa!

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO VUOLE ABOLIRE IL SENATO. ANZI, VUOLE CAMBIARE LA REPUBBLICA. MA PER QUESTO SERVE UN’ASSEMBLEA COSTITUENTE

Ieri, nell’intervista di Matteo Renzi al Corriere della Sera c’è tutta la filosofia renziana della democrazia costituzionale. Un’idea compendiata nella frase secondo la quale il dibattito parlamentare sulla riforma del Senato e delle modifiche costituzionali predisposte dal Governo “può essere uno stimolo, un arricchimento”.

Siamo alla follia pura! In oltre 65 anni dalla fondazione del Parlamento repubblicano non si era mai sentita un’eresia simile da parte di nessun dirigente politico e specialmente da parte di un rappresentante del Governo, ancorché eletto dal popolo sovrano.

All’improvviso, arriva un personaggio presuntuoso che assume l’incarico di Governo sulla base del consenso extra istituzionale (primarie di partito) e pretende di riformare la Costituzione con atti di Governo.

Di fronte a tanta improntitudine viene voglia di dire a Matteo Renzi: non aspettare che il Senato respinga la tua proposta di legge di trasformazione del Senato della Repubblica in organo legislativo, anche se per materie specifiche, non eletto dai cittadini per tornartene a casa e chiudere definitivamente il tuo impegno politico. Fallo subito e togliti di torno.

Secondo Renzi, il Parlamento, che è il depositario della sovranità popolare, sarebbe “uno stimolo, un arricchimento”. Le leggi di riforma costituzionale, secondo la filosofia democratica di Matteo Renzi, li fa il Governo che è l’unico organo che in materia non ha alcuna competenza. E sarebbe titolato0a fare le riforme per avere avuto modo di consultare la conferenza Stato-Regioni o l’Associazione dei Comuni Italiani, ANCI. Ma, vogliamo scherzare?

Nel nostro piccolo ci permettiamo di suggerire a Renzi, al Partito Democratico ed a tutte le componenti parlamentari che, ove si voglia modificare il Titolo V della Costituzione, sopprimere il Senato come istanza rappresentativa del mendato popolare (al di là della competenze); si voglia attribuire rafforzandole nuove competenze al Presidente del Consiglio dei Ministri, cioè riscrivere una nuova Carta costituzionale, ebbene la via maestra è l’elezione di un’Assemblea costituente appositamente incaricata di revisionare ed aggiornare la Costituzione del 1948.

Il Governo faccia il Governo, se ne è capace, e si limiti ad eseguire le leggi che il Parlamento delibera. Quando si ritiene che il Parlamento è un arricchimento di ciò che fa il Governo, beh, siamo abbondantemente fuori dai canoni della Repubblica parlamentare.

Si vuole un’altra Repubblica? In questo caso l’unico titolato a pronunciarsi è il popolo sovrano. Questa è la democrazia che riconosciamo.

Riforma del Senato, l’ex Procuratore Grasso lancia l’allarme ‘democrazia’


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]