L'incontro tra gli amministratori giudiziari e i vertici dell'assessorato è durato tre ore. «Clima costruttivo», commenta chi c'era. Presente anche Calogero Foti, il prossimo dirigente generale. Le alternative passano dagli impianti di Ragusa e Gela
Rifiuti, ok alla riduzione di conferimenti a Sicula «Ma il sistema reggerà, basta superare l’estate»
Meno conferimenti, ma in una misura che non dovrebbe determinare stravolgimenti nella gestione dei rifiuti e, cosa più importante, evitare che possa partire una nuova emergenza con l’estate alle porte. La riunione di ieri in Regione, tra gli amministratori giudiziari della Sicula Trasporti – la società a cui è stata sequestrata la grande discarica di Lentini – e i vertici dell’assessorato si è conclusa in serata. Tre ore contrassegnate, stando a chi ha assistito, da «un clima costruttivo grazie al quale si è individuato un percorso alternativo che, nel breve periodo, scongiugerà tracolli del sistema». Anche se, è l’ammissione, «ci si continua a muovere sul filo del rasoio».
Al centro dell’incontro – a cui non ha partecipato l’assessore Alberto Pierobon, che aveva già incontrato gli amministratori, mentre era presente il suo staff oltre al dirigente generale uscente Salvatore Cocina e al suo successore Calogero Foti – la richiesta della società di ridurre la quantità di spazzatura che ogni giorno varca i cancelli dell’impianto. Con il rischio – già corso sabato scorso e poi rientrato – che le linee di produzione non reggano. Una situazione di stress che arriva a ridosso dell’esame dell’istanza con cui la Sicula Trasporti chiede di avere autorizzati altri 4,5 milioni di metri cubi di capacità di abbancamento e che si aggiunge alle altre preoccupazioni della Regione, legate ai recenti incendi nella discarica pubblica di Castellana Sicula e all’impianto di trattamento meccanico-biologica di Enna. Episodi che, nella loro sequenzialità, hanno destato più di qualche sospetto.
Dal faccia a faccia con gli amministratori giudiziari, accompagnati a Palermo dal direttore tecnico della Sicula Marco Morabito (anche lui indagato nell’inchiesta della Dda di Catania), è venuto fuori che per i prossimi mesi nel sito di Grotte San Giorgio non arriveranno i rifiuti provenienti da diversi centri della Sicilia sud-orientale. Tra i quali Ragusa, che dovrebbe potere tornare a usufruire dell‘impianto di Tmb presente sul proprio territorio. Per altri Comuni, invece, la soluzione sarà quella di conferire nella discarica di Gela. Nel frattempo alla Sicula Trasporti spetterà fare la manutenzione necessaria a rimettere in sesto i propri macchinari.
«L’obiettivo è quello di superare l’estate indenni – commentano dall’assessorato a margine dell’incontro -. Dopo la stagione calda, le cose dovrebbero migliorare per andare ancora meglio l’anno prossimo». Un ottimismo che si basa anche sulla crescita della differenziata che ormai ha superato il 40 per cento su base regionale. Ma anche, questo però non è nessuno a dirlo, sul fatto che per allora la Sicula Trasporti potrebbe avere già pronte le nuove vasche per tornare così a fagocitare la spazzatura di mezza Sicilia.