L’aumento della tassa sui rifiuti, in diversi Comuni siciliani, non è ancora servito a spingere il pedale della macchina politico-amministrativa regionale per affrontare in maniera definitiva il problema legato allo smaltimento della spazzatura. Dopo la sortita, da parte dell’ex presidente della Regione, Nello Musumeci, sulla realizzazione di due termovalorizzatori, uno a Catania e l’altro a Gela, ancora si continua a discutere. Occorre, infatti, dare risposte a lungo termine ma anche a breve a causa del silenzio e fermo, protratto per anni, sulla questione. A scuotere sono gli amministratori locali, chiamati a fare i conti con le situazioni sotto gli occhi di tutti soprattutto nelle grandi città di Palermo e Catania. «Apprezzo la scelta del sindaco di Palermo – ha dichiarato il governatore Renato Schifani – di mettere a disposizione, a determinate condizioni, la discarica di Bellolampo ai Comuni della provincia per il conferimento dei rifiuti. La Regione farà la sua parte nell’immediato, ma è evidente che non si può continuare ad andare avanti di emergenza in emergenza: la scelta strategica di realizzare i termovalorizzatori è ineluttabile per permettere alla Sicilia di risolvere il problema rifiuti in via definitiva. Bisogna lavorare con velocità su questo fronte».
E sulla vicenda è tornato a farsi sentire anche Totò Cuffaro che, già vent’anni fa da presidente di Regione, aveva indicato negli inceneritori la soluzione. «In Sicilia – ha detto il leader della Democrazia Cristiana Nuova – riteniamo che i termovalorizzatori, impianti di nuova generazione ad emissioni zero in grado di produrre energia, debbano essere due, preferibilmente posizionati vicino alle due grandi aree metropolitane. La costruzione dei termovalorizzatori è stato uno dei punti del programma elettorale del presidente Schifani, scelta che ci trova concordi e che viene condivisa dalla coalizione ed è proprio dalla condivisione del progetto che si deve partire per procedere quanto prima all’iter che porterà alla costruzione dei termovalorizzatori. Soltanto in questa maniera potremo risolvere i problemi in tutta la Regione e prima avvieremo l’iter prima verranno realizzati, non occorre più perdere tempo».
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