Rifiuti, Contrafatto chiede la rimozione del dirigente «Da sei mesi nessun aggiornamento sugli impianti»

La tensione era nell’aria da mesi, dalle parti di viale Campania. Che tra l’assessore all’Energia, Vania Contrafatto, e il direttore generale del dipartimento ai rifiuti, Maurizio Pirillo, non ci fossero rapporti distesi, non era più un mistero per nessuno. Lo scontro si è consumato ieri pomeriggio, quando la titolare dell’assessorato all’Energia si è presentata a Palazzo d’Orleans chiedendo al governatore di sollevare il dirigente dall’incarico.

Quello che doveva essere un pomeriggio di nomine (la giunta era stata convocata per le 5 del pomeriggio), si è trasformato nell’ultimo atto di quella separazione in casa andata avanti per mesi. Sullo sfondo, l’inchiesta condotta dalla Procura catanese che ha portato al sequestro della discarica Cisma di Melilli, gestita dagli imprenditori Paratore, accusati di essere affiliati al clan Santapaola, e resa operativa da autorizzazioni che sarebbero state comprate corrompendo alcuni funzionari della Regione, tra cui Mauro Verace, dirigente responsabile del servizio 7 Autorizzazioni impianti gestione rifiuti- A.I.A.

Contrafatto già nel corso della giornata aveva inviato una lettera al vetriolo a Pirillo, un «ulteriore sollecito» in materia di «monitoraggio del sistema impiantistico». L’assessore ripercorre le richieste inoltrate a Pirillo, la prima nota assessoriale datata 9 agosto 2016, i due solleciti successivi, rispettivamente il 3 ottobre e il 5 dicembre. La richiesta è sempre la medesima: «Comunicare qualsivoglia iniziativa impiantistica sia pubblica che privata su cui il dipartimento aveva rilasciato autorizzazioni, ovvero quelle le cui istanze erano in corso di istruttoria».

L’assessore intima il dirigente di dare risposta entro cinque giorni «includendo le eventuali autorizzazioni rilasciate fino alla data odierna e le eventuali istruttorie in corso». Insomma, secondo la lettera inviata al direttore generale, Contrafatto dallo scorso agosto non avrebbe notizie circa l’impiantistica realizzata e da realizzare in Sicilia. «Quanto sopra – conclude la nota – riveste carattere di estrema urgenza, anche per le note vicende giudiziarie che vedono coinvolto il dirigente responsabile del servizio 7 Autorizzazioni impianti gestione rifiuti – A.I.A. di codesto dipartimento». Cioè Verace, colui che ha messo la firma anche sul via libera alla contestata discarica di Lentini.

Ma oltre la lettera, appunto, l’assessore all’Energia ieri è arrivata a Palazzo d’Orleans, chiedendo formalmente a Crocetta (pare dopo un acceso confronto tra i due) di assumere i conseguenti provvedimenti. Il governatore avrebbe cercato di gettare acqua sul fuoco, provando più volte a placare gli animi. Adesso la palla è passata al primo inquilino di Palazzo d’Orleans, che dovrà scegliere che decisione assumere. Quel che è evidente è che la frattura tra Contrafatto e Pirillo sembra ormai sempre più insanabile.


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

Sono stati condannati i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Finisce così il processo di primo grado con rito ordinario per l’omicidio volontario aggravato del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. Per loro il procuratore Alessandro Crini aveva chiesto rispettivamente una condanna a 24 anni e 21 anni, […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo