Rifiuti, a Carini crociata contro chi inquina Oltre mille multe per arginare l’emergenza

Le immagini di chi getta i rifiuti, non curante di divieti e ordinanze, sbattute su Facebook a sottolineare il torto compiuto ai danni della comunità. Le denunce, alcune – pare – penali. E le sanzioni. Il Comune di Carini risponde al fuoco col fuoco e cerca nella linea dura il possibile rimedio, da un lato, alla crisi dei rifiuti: i limiti di conferimento a Bellolampo, la situazione dell’Ato, gli scontri con la Regione; dall’altro ai gesti di quotidiana inciviltà che potrebbero risultare fatali nell’attuale situazione. Gli ultimi a pagarne le conseguenze sono dei commercianti, beccati in flagrante e fotografati nel weekend. 

«Il pasticciere che butta i sacchi di fronte a villa Belvedere, l’operatore di catering e il pescivendolo che depositano sacchi e cassette in via Agrumeti, angolo via Chiovaro, sporcaccioni seriali. Hanno già ricevuto la visita presso le loro utenze commerciali dei nostri vigili». Così tuona il sindaco della cittadina alle porte di Palermo, Giovì Monteleone. «Anche loro saranno denunciati, sanzionati a dovere – continua – Credo che capiranno che d’ora in poi dovranno rigare dritto». E prima di loro era toccato a dei ristoratori. «La stazione Piraineto, –  spiegava Monteleone sul proprio profilo social sabato – bonificata da tempo, stamattina è stata oggetto di discarica. Un intero camion di cassette, bottiglie, resti di cena, pranzo e apericena, scontrini fiscali e non fiscali e altri indizi riconducono a un ristorante sulla spiaggia di un comune limitrofo. I vigili urbani di Carini, la protezione civile e i carabinieri della stazione di Villagrazia sono sul posto».

Intanto i numeri relativi alla nuova politica di tolleranza zero sono impressionanti. Fino al 3 di agosto, secondo un rapporto della polizia municipale di Carini, le sanzioni per chi inquina sono state 1311 per un totale che si aggira attorno ai 180mila euro. Negli ultimi 18 giorni, come comunica il sindaco, circa 1500. Di queste solo 24 sono state contestate. Ma questo – pare – potrebbe essere solo l’inizio. Il primo giro di vite per una zona, quella che riguarda non solo Carini, ma anche molti altri Comuni vicini, per cui i rifiuti sono stati croce pesantissima negli ultimi anni e per i quali, qualora riuscissero a incassare regolarmente gli importi delle sanzioni, potrebbe addirittura trasformarsi in risorsa. 


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