Il Catania termina oggi a Rieti - alle 14.30 - il suo girone d'andata. Sottil conferma il 4-3-3 che ha travolto la Cavese, col rientro di Marco Biagianti in mediana. I rossazzurri proveranno a profittare del pareggio ottenuto ieri dalla capolista per accorciare le distanze
Rieti-Catania, non bisogna fermarsi sul più bello L’obiettivo resta rosicchiare punti alla Juve Stabia
La testa è a Rieti, con la volontà di dare seguito al travolgente successo sulla Cavese per rafforzare ancora sicurezza e convinzione nei propri mezzi. Il cuore, però, resta accanto ai cittadini etnei colpiti dal forte terremoto di ieri. Una vicinanza testimoniata attraverso un comunicato pubblicato sugli organi ufficiali del club: «Il Calcio Catania esprime solidarietà ai feriti, alle famiglie e alle popolazioni colpite e provate dal sisma». Tornando a parlare di calcio, la trasferta in terra laziale può realmente rappresentare uno snodo importante per la continuazione del campionato rossazzurro. Una prova convincente, unita al ritorno alla vittoria fuori casa, contribuirebbe a certificare l’uscita dal tunnel della squadra allenata da Andrea Sottil.
Il mister etneo è portato a dare continuità rispetto a quanto visto domenica scorsa al Massimino. Out gli infortunati Joel Baraye e Maks Barisic, assieme al febbricitante Rosario Bucolo: per il resto tutti disponibili, con il 4-3-3 che verrà confermato anche questo pomeriggio. Si prevede il rientro nell’undici iniziale di Marco Biagianti in mezzo al campo: potrebbe essere Federico Angiulli a lasciargli il posto. Quindi, solito ballottaggio sulla fascia difensiva di sinistra fra Simone Ciancio e Luigi Scaglia. In avanti, invece, probabile nuova chance per il terzetto composto da Alessandro Marotta, Davis Curiale e Kalifa Manneh, anche se Andrea Vassallo scalpita per una maglia da titolare.
Il Rieti, avversario di giornata, sembra non amare le mezze misure. La formazione allenata dal portoghese Ricardo Cheù, alla prima esperienza in Italia, ha infatti ottenuto un solo pareggio in 17 incontri. Per il resto, cinque vittorie e undici sconfitte che proiettano gli amaranto-celesti in 14esima posizione, a due sole lunghezze dalla zona playout. «Domani ci aspetta un incontro contro una grande squadra davanti al nostro pubblico – ha detto il tecnico di casa in conferenza stampa – che ha una storia importante nel calcio italiano. Il loro obiettivo è quello di andare in Serie B e dovremo essere al limite della concentrazione per contrastare questo avversario».
I rossazzurri dovranno dunque prepararsi alla sfida contro una squadra che, come spesso accade, proverà a giocare contro gli etnei la classica partita della vita. Occorrerà molta applicazione, anche se alcuni numeri invitano alla fiducia: il Rieti è infatti la peggior difesa del Girone C, con ben 29 reti incassate. I laziali proveranno ad affidarsi al loro entusiasmo da neo-promossi e alla voglia di emergere di una rosa che somiglia a una multinazionale. I giocatori, infatti, arrivano da Australia, Belgio, Bulgaria, Cipro, Costa D’Avorio, Grecia, Guinea, Guinea-Bissau, Mali e Portogallo. Toccherà al favorito Catania spegnere da subito le velleità dei padroni di casa, dimostrando come la cinquina contro la Cavese possa veramente essere l’inizio della risalita verso la vetta.
Probabili formazioni
Rieti (4-3-2-1): D. Costa; Delli Carri, Gualtieri, Gigli, Dabo; Konate, Diarra, Cericola; Vasileiou, Maistro; Gondo. Allenatore: Chéu
Catania (4-3-3): Pisseri; Calapai, Aya, Silvestri, Scaglia; G. Rizz, Lodi, Biagianti; Marotta, Curiale, Manneh. Allenatore: Sottil