A Catania è Fipe Confcommercio a sollevare le questioni che riguardano l’occupazione di suolo pubblico. È questo il fulcro di una lettere a firma del presidente Dario Pistorio indirizzata al sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorso. Lo stesso documento in cui viene annunciato anche lo stato di agitazione da parte della sezione etnea della federazione italiana dei pubblici esercizi di Confcommercio.
Nella missiva indirizzata all’amministrazione comunale, Pistorio formula anche una serie di richieste. A partire dalla contestazione delle sanzioni accessorie – ritenute sproporzionate – che sono state inflitte ad alcune attività di somministrazione di alimenti e di bevande che, in possesso della concessione per l’anno 2021, al momento del controllo non avevano provveduto a presentare la richiesta per il 2022. L’istanza di Fipe Confcommercio è di sospendere o archiviare i provvedimenti di chiusura delle attività per cinque giorni, come pena accessoria a quella pecuniaria, o di concedere la possibilità di effettuare la chiusura dell’esercizio, non in un’unica soluzione – cioè in maniera consecutiva – ma diluita, per esempio, nella forma di un giorno a settimana, da comunicare preventivamente nell’arco di tre mesi. Questo anche alla luce della proroga dello stato d’emergenza a causa della pandemia, fino al 31 marzo scorso, con cui sono stati prorogati anche i relativi benefici, tra cui la possibilità di usufruire di maggiori spazi su area pubblica e in forma agevolata.
In considerazione di quanto previsto dal nuovo regolamento per le occupazioni di suolo pubblico – già passato dalla Giunta ma ancora in attesa di approvazione da parte del Consiglio comunale – Fipe Confcommercio chiede che il rinnovo della concessione sia assoggettato alla presentazione di un’istanza corredata dalla sola dichiarazione sostitutiva di atto notorio che attesti la condizione «nulla mutato rispetto alla concessione del 2021».
Infine, per quanto riguarda le pedane che delimitano e arredano lo spazio all’aperto, la richiesta è di intervenire perché siano annullati i provvedimenti di diniego del suolo pubblico emanati dall’assessorato alle Attività produttive e motivati, per tutte le aziende, con la mancanza del permesso di costruire.
Secondo la federazione dei pubblici esercizi di Catania, questo permesso infatti non sarebbe necessario. Perché queste strutture rientrano negli interventi liberi e, quindi, possono essere realizzati senza autorizzazione o deposito del progetto. È questo il motivo per cui si chiede che il suolo pubblico venga sempre concesso quando le condizioni di utilizzo siano le stesse previste dalla concessione rilasciata alle imprese per il 2021.
In attesa di risposte, da Fipe fa sapere di avere messo a disposizione, non solo degli associati ma di chiunque ne faccia richiesta, un pool di tecnici per il disbrigo delle pratiche e i propri legali in caso di ricorso.
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