Ok dalla commissione Sanità a Palazzo dei Normanni alla rimodulazione dei posti letto targata Ruggero Razza. Diverse le unità operative semplici trasformate in unità operative semplici dipartimentali, guidate da un dirigente medico facente funzioni primariali
Rete ospedaliera, la riforma passa per i mini primari Dubbi dai sindacati, maggiori reparti a Castelvetrano
Meno primari negli ospedali siciliani, mentre si moltiplicano i mini-primari, «i contentini che la politica concede alla sanità» sussurrano il molti tra i sindacati. Così la commissione Sanità all’Ars ha approvato la nuova rete ospedaliera targata Ruggero Razza, con alcune integrazioni rispetto alla bozza presentata dall’assessore. Se l’obiettivo del governo Musumeci era tagliare le unità operative complesse negli ospedali e dunque ridurre il numero dei primari, a restituire lustro ai reparti declassati ci pensa la politica, trasformando diverse Unità operative semplici in Unità operative semplici dipartimentali. Ovvero strutture guidate cioè da un dirigente medico facente funzioni primariali. Praticamente, per dirla con le parole dei sindacati, dei «mini primari».
Così a Sciacca diventerà dipartimentale Farmacia, a Gela Riabilitazione, a Caltagirone Emodinamica, a Enna Pediatria, a Milazzo Gastroenterologia (senza posti letto), a Mistretta Ortopedia, a Corleone Medicina Generale, a Partinico l’unità operativa di Malattie Endocrine; all’Ingrassia di Palermo Ostetricia e Ginecologia (neurofisiopatologia della riproduzione); al Civico e a Trapani Reumatologia; a Mazara Gastroenterologia (senza posti letto); a Castelvetrano Chirurgia e, infine, a Messina Cardiologia pediatrica.
Tra le novità inserite nella rete approvata dalla commissione Sanità, viene previsto il servizio di Farmacia a Ribera mentre è stata inserita una unità operativa semplice di Farmacia a Licata. Ok a Caltagirone al reparto di Terapia del dolore con due posti letto, mentre a Lipari vengono aggiunti due posti letto a Pediatria e viene previsto il potenziamento del servizio ambulatoriale di Ginecologia e l’attivazione del servizio guardia attiva di Cardiologia per tutto l’anno. Al Papardo via libera all’unità operativa semplice per detenuti con quattro posti letto, invece l’ospedale di Corleone potrà contare sui reparti (Uos) di Cardiologia e Ortopedia. A Palermo, a Villa Sofia semaforo verde per il reparto di Neuroradiologia (Uos) e alla Gastroenterologia (senza posti letto) al Policlinico. Nel Trapanese, ad Alcamo, inserito il reparto di Urologia (Uos) con 4 posti letto; mentre torna Ginecologia a Petralia Sottana, sulle Madonie.
Boom di unità operative semplici a Castelvetrano: nel presidio ospedaliero sono previste una Pediatria con sei posti letto, una Ematologia con quattro posti letto, una Ostetricia con otto posti letto, una Neonatologia con due posti letto e una Riabilitazione con dodici posti letto. L’ospedale nel Comune trapanese raggiunge così i 116 posti letto. Depotenziate infine l’unità coronarica a Sciacca (da dipartimentale a semplice) e la cardiologia pediatrica all’Ospedale dei Bambini di Palermo. Con l’ok della commissione, la bozza voluta dal governo Musumeci raggiunge un nuovo traguardo, ma è ancora presto per cantare vittoria. L’ultima parola sulla rete (e sul totale dei posti letto) spetterà adesso alla ministra della Salute Giulia Grillo.