Da questa mattina in centro sono stati distribuiti, in occasione della festa della Liberazione, diversi volumi. Un'iniziativa che si chiama bookcrossing: i libri vengono donati, con l'invito a prenderli, leggerli e tornare a condividerli. Ficarra: «La cultura è arma di una nuova guerra»
Resistenza di cultura, Bar Garibaldi semina libri Oltre 150 volumi, tra cabine telefoniche e vasi
Per chi oggi è rimasto in centro a Palermo, a festeggiare o meno la Liberazione dal nazifascismo di 72 anni fa, oltre al tradizionale corteo del 25 aprile c’era in serbo una sorpresa. Il centro storico – tra vasi, cabine telefoniche ed elettriche -è disseminato di libri: oltre 150 volumi, piazzati su iniziativa del Bar Garibaldie dall’Anpi Palermo Comandante Barbato. L’evento ha un nome che si rifà ad altre esperienze simili, avvenute in giro per l’Europa da anni: ovvero bookcrossing (letteralmente passaggio di libri … ndr), in questo caso bookcrossing della Liberazione. In cosa consiste?
I libri vengono liberati, vale a dire che vengono distribuiti gratuitamente. E al Garibaldi la raccolta è partita lo scorso 20 marzo, proprio per poi poterli mettere a disposizione di chiunque voglia raccoglierli. Nelle prime pagine di ogni volume è incollato un adesivo che riproduce la locandina dell’iniziativa e la firma della persona che ha donato il libro stesso. L’invito per tutte e tutti è quello di raccogliere i libri, leggerli e rimetterli in gioco, firmandoli ed abbandonandoli nuovamente. Un modo insomma per far circolare liberamente la cultura. Hanno dato la loro adesione all’iniziativa ALAB Palermo, Sinistra Comune, Moltivolti, Handala, Mediterraneo antirazzista, Arci Porco Rosso, Arcigay Palermo.
«Durante questo mese e mezzo in tanti hanno aderito – dice Davide Ficarra, gestore del bar Garibaldi. Ritengo che oggi la festa della Liberazione dal fascismo sia una giornata di mobilitazione contro le destre razziste e xenofobe oltre che contro i nostalgici dei campi di concentramento. I libri e la cultura sono armi e strumenti di una nuova guerra di liberazione che dobbiamo combattere contro la barbarie che cresce anche nel nostro Paese. L’integralismo religioso da un lato ed il neofascismo dall’altro sono due facce di una stessa medaglia che si combatte nelle strade ed anche leggendo. Questo è il senso del bookcrossing della Liberazione, una manifestazione che vorremmo ripetere ogni anno».