Il responsabile regionale ai beni culturali, in una lettera aperta, chiarisce di essere pronto a fare un passo indietro qualora la sua permanenza in giunta fosse condizionata dall'inserimento nella lista del presidente uscente. «Se venissero confermate le dichiarazioni consegnerei le mie dimissioni domani stesso»
Regione, Vermiglio verso le dimissioni da assessore «Se Crocetta pretende la candidatura col Megafono»
Carlo Vermiglio saluta e se ne va. L’assessore ai Beni culturali del governo di Rosario Crocetta ha annunciato di essere pronto a fare un passo indietro, in risposta alle parole del presidente della Regione che avrebbe esplicitamente invitato Vermiglio a candidarsi nel Megafono, prendendo così le distanze dal Nino Germanà, politico di riferimento di Vermiglio e dato in procinto di passare da Alternativa popolare – il partito di Angelino Alfano che sosterrà Fabrizio Micari – a Forza Italia, che invece appoggerà la candidatura di Nello Musumeci.
Già ieri era stato Marco Forzese, il capogruppo dei Centristi per la Sicilia, forza che farà parte della coalizione di centrosinistra, a lanciare una frecciata a Vermiglio: «Rumors insistenti danno l’onorevole Germanà in viaggio verso Forza Italia – ha detto Forzese -. Se la circostanza fosse vera Nello Musumeci potrebbe inaugurare la sua campagna elettorale con l’ingresso ufficiale nel governo Crocetta».
Dal canto suo, l’assessore ai Beni culturali si rivolge direttamente al presidente uscente con una lettera aperta, che non sembra lasciare possibilità a ripensamenti: «Illustre presidente, caro Rosario – esordisce Vermiglio – sono entrato nel tuo governo come tecnico indicato dall’area ex Ncd e ho svolto la delega assessoriale senza mai far prevalere meri interessi politici. Come in più occasioni precisato, avrei proseguito l’esperienza di governo dei beni culturali finché avessi goduto del sostegno tuo e del gruppo politico che mi ha indicato. Apprendo tuttavia dalla stampa che sarebbe tua intenzione propormi alternativamente la candidatura in una delle tue liste ovvero di lasciare la giunta di governo. Se venissero confermate le dichiarazioni a te attribuite – avverte Vermiglio – provvederei a consegnare le mie dimissioni domani stesso».