Per far quadrare i conti di un bilancio regionale pubblicato ma congelato dagli accantonamenti negativi (in pratica, capitoli bloccati per garantire altre spese di fatto non finanziate per mancanza di fondi) il Governo regionale di centrosinistra, con la benedizione dellArs, azzera lesenzione dal ticket sanitario. Un colpo durissimo alle famiglie più povere della Sicilia. Unulteriore penalizzazione per chi già sconta difficoltà economiche. Poveri, in pratica, che dopo la pubblicazione di questa legge saranno costretti, quando metteranno piede in farmacia, a pagare il ticket su tutte le medicine.
E’ un colpo durissimo per i redditi bassi. Chi guadagna 2 mila euro al mese può assorbire una ‘botta’ di 30-50 euro. Ma chi vive con una pensione di 500-600 euro al mese avrà grandi difficoltà a pagare il ticket.
Ma non cè solo questo nella manovra di variazione di bilancio approvata ieri sera da Sala dErcole. Unaltra novità è la secca penalizzazione per i Comuni siciliani. Già gli enti locali dellIsola, in sede di approvazione di bilancio, hanno subito una riduzione dello stanziamento, ridotto a 447 milioni di euro. Ora arriva unulteriore riduzione di 35 milioni di euro. Un taglio anche per le nove Province, che riceveranno 5 milioni di ero in meno.
E interessate notare il gioco di prestigio sui conti pubblici messo a punto dal governo e approvato dallArs. Per giustificare un mutuo da 140 milioni circa – che in parte servirà per la spesa corrente – il governo stanzia 70 milioni di euro per i Comuni in conto capitale (cioè per gli investimenti) e 10 milioni di euro per le Province, sempre per gli investimenti.
Attenzione al giochetto contabile: i Comuni siciliani, che già non arrivano a pagare gli stipendi, dopo una riduzione effettuata con limpegno che questi soldi sarebbero stati ripristinati con larrivo delle risorse Fas, vengono ulteriormente colpiti con un talgio di 35 milioni di euro. In compenso, gli danno – sulla carta – 70 milioni di euro in conto capitale. Peccato che i Comuni dellIsola, in questo momento, hanno problemi di cassa (mentre se proprio la dobbiamo dire tutta, gli inestimenti andrebbero effettuati con i giochi di prestigio, ma con i fondi europei che il governo Lombardo non sa utilizzare per manifesta incapacità).
Riepilogando, lassegnazione ai Comuni, pari a 70 milioni di euro (sulla carta, ribadiamo) in conto capitale, serve non agli stessi Comuni – che in questo momento, lo ripetiamo, hanno problemi di cassa – ma serve al Governo e allArs per giutificare laccensione di un mutuo da140 milioni, che verrà contrabbandato per investimenti, ma che, in realtà, come al solito, servirà per coprire spese correnti.
Insomma, con la legge approvata ieri sera dallArs non cè propio da cantare vittoria. Botte in testa ai poveri con l’azzeramento dell’esenzione del ticket sui medicinali (complimenti vivissimi al Pd siciliano, vero partito di sinistra). Nuove penalizzaizoni per i Comuni. E penalizzazioni per gli operai della Forestale. Per la salvaguardia dei boschi della Sicilia – soprattutto per scongiuare danni da incendi – Governo e Ars hanno stanziato 190 milioni di euro circa. In pratica, meno della metà dello stanziamento dello scorso anno (370 milioni di euro circa). Questo significa che le giornate lavorative per gli operai forestali verranno drasticamente ridotte.
Ridotto anche il buono scuola.
Domanda: perché tutti questi tagli? In primo luogo perché non ci sono più soldi (anche se, in verità, piuttosto che penalizzare i più poveri, i Comuni e i forestali si sarebbe poturo procedere ala decurtazone di altri capitoli, a cominciare dai costi della politica). In secondo luogo per finanziare per finanziare la tabella H e i Teatri della Sicilia.
La tabella Ha subisce comunque una decurtazione, passando da 45 a 32 milioni di euro. Mentre vengono aumentati i fondi per i Teatri.
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