Lui si è fatto avanti prima su Facebook, poi con una nota stampa. Lei, fino a questo momento, ha taciuto, dopo le improvvise dimissioni dal Partito democratico. Ma adesso parla. «Si è comportato da grande uomo politico - dice la dem non più dem a MeridioNews - Serve uno slancio in avanti, ci sto ragionando»
Regionali, proposta di Musumeci ad Adele Palazzo La risposta: «Il suo è un gesto epocale, io ci penso»
Lui propone, a mezzo social. Lei risponde, a mezzo stampa. Il corteggiamento tra Nello Musumeci e Adele Palazzo è fatto di dichiarazioni pubbliche che arrivano come colpi di scena: prima le dimissioni di lei dal Partito democratico, poi l’avvicinamento sibillino di lui con un post su Facebook e un successivo comunicato diffuso ai giornali. E adesso l’ipotesi che la nota esponente del centrosinistra catanese – volto battagliero del circolo Centro storico – possa transitare tra le file di Diventerà bellissima, la lista del candidato presidente Musumeci. Di destra, molto più che di centrodestra. «Il gesto del presidente… – comincia Palazzo, intervistata da MeridioNews, salvo poi correggersi – di Nello Musumeci, candidato alla Regione, penso che sia epocale».
E come lei lo hanno pensato in molti. «Con Adele Palazzo abbiamo storie e provenienze diverse – ammette Musumeci, ieri sera, nella sua apertura pubblica alla ex dem – Ma il dovere del servizio ci impone di sposare la causa comune e di rinunciare all’egoismo delle appartenenze». Destra e (centro)sinistra, sempre là, a dividere ciò che invece potrebbe essere unito. «Senza mezze parole – prosegue Musumeci – invito Adele a riflettere sulla possibilità di proseguire assieme un percorso civico, lo stesso che anima da anni questa mia esperienza. È la medesima visione, seppure da prospettive diverse, di ciò che vorremmo per la Sicilia».
Che sia proprio la stessa visione o una che un po’ ci somiglia, non è dato sapere. Palazzo, del resto, a Musumeci riconosce la capacità di guardare lontano: «Sta cavalcando i cambiamenti – spiega lei – Si sta aprendo a un mondo giovanile fatto di impegno civico e politico condotto con onestà». Lontano da quella «sommatoria di segreterie politiche» di cui parlava proprio Palazzo raccontando il perché delle sue dimissioni dal Pd. In aperto contrasto con la scelta di candidare, per fare un nome, l’ex Articolo 4 Luca Sammartino. «Musumeci ha compiuto un gesto da grande uomo politico – aggiunge Adele Palazzo – Questa cosa è arrivata solo ieri sera, io per il momento non dico nulla».
«Ci sto ragionando, sì», ammette poco dopo. E a chi, incredulo, domanda come si possa passare dall’essere la sinistra del Pd a una possibile candidata con Musumeci replica: «Parlare di destra e sinistra lo trovo molto, ma molto riduttivo – corregge – Noi dobbiamo pensare a risollevare la condizione della nostra terra. Ci vogliono persone in grado di portare un reale cambiamento». Secondo Palazzo, «tutti insieme dobbiamo fare un lavoro di ricostruzione del tessuto sociale». E con Musumeci, che quel lapsus iniziale vuole già presidente della Regione, lo spazio potrebbe esserci. «Per accogliere le istanze di tantissimi giovani in questa Sicilia che si sono sentiti inascoltati».
Ma il reale cambiamento può essere portato da chi appoggia Musumeci? Per citare due casi, quelli che per la storia cittadina di Palazzo potrebbero avere un po’ di peso: Riccardo Pellegrino, la spada di Damocle che pende su Forza Italia, e Giuseppe Lombardo, nipote di Raffaele e figlio di Angelo, il cui nome si vocifera con insistenza proprio a sostegno del presidente della Commissione regionale antimafia. «Io vorrei che si superassero… – comincia la dem non più dem – Da siciliana, vorrei un passo in avanti. Anzi, uno slancio in avanti per cambiare le cose». Insomma: «Ci sto pensando, sto valutando». Ma lei e Nello Musumeci si sono già incontrati vis-à-vis? «Per il momento non aggiungo altro», sorride.