Regionali, il tetris delle liste a sostegno di Micari  La ricerca dei nomi per superare lo sbarramento

Il conto alla rovescia è già iniziato. Nel complicato tetris della composizione delle liste elettorali, è corsa a bilanciare i nomi forti tra gli elenchi di candidati che saranno presentati il prossimo 6 ottobre, per consentire al maggior numero di liste di superare la soglia di sbarramento del 5 per cento. È così che nella cucina di Fabrizio Micari si lavora incessantemente per offrire agli elettori un menù con liste che reggano la botta dei numerosi transfughi passati sul carro di Nello Musumeci. Sei, forse sette, le liste che sosterranno il rettore dell’Ateneo palermitano: Pd, Ap-Centristi per Micari, Arcipelago Sicilia, Megafono e Sicilia Futura sono quelle certe. Alle quali si potrebbero aggiungere Sinistra Siciliana e Generazione Next, le due liste che la coalizione di centrosinistra sta provando a costruire attorno a giovani studenti, professionisti, imprenditori, tutti rigorosamente under 40.

E mentre è previsto in queste ore un ritorno del coordinatore nazionale del partito democratico, Lorenzo Guerini, in Sicilia proprio per cercare di distribuire i nomi forti tra le liste del Pd, del Megafono (Rosario Crocetta) e di Arcipelago Sicilia (Leoluca Orlando), cominciano a filtrare i primi nomi che sicuramente correranno sotto i rispettivi simboli.

Il Pd a Palermo punta principalmente sugli uscenti Peppino Lupo e Antonello Cracolici e sul sindaco di Partinico, Salvo Lo Biundo; a Catania su Luca Sammartino, Anthony Barbagallo, Angelo Villari, Alessandro Porto; a Messina sull’uscente Giuseppe Laccoto, sul direttore amministrativo dell’Università di Messina, Francesco De Domenico, e sul sindaco di Santo Stefano di Camastra, Francesco Re. A Trapani è corsa all’ultimo voto in casa Pd tra Baldo Gucciardi, Paolo Ruggirello e l’ex sindaco di Erice, Giacomo Tranchida; mentre ad Agrigento a sfidarsi saranno l’uscente Giovanni Panepinto e (ancora in forse) il segretario del Pd di Sciacca, vicino al sottosegretario Davide Faraone, Michele Catanzaro. A Enna, dove gli eletti saranno complessivamente in due, potrebbero sfidarsi gli uscenti Luisa Lantieri (che secondo alcuni rumors potrebbe però puntare sulla lista dei Centristi), Mario Alloro e il sindaco di Troina, Sebastiano Venezia; mentre a correre nel Nisseno saranno il deputato uscente, Giuseppe Arancio, la consigliera comunale Annalisa Petitto e Massimo Arena, un giovane dem di Niscemi. A Ragusa derby tra gli uscenti Pippo Digiacomo ed Emanuele Dipasquale; mentre a Siracusa è sfida tra l’assessore Bruno Marziano, il vicepresidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta, e il patron del Siracusa Calcio, Gaetano Cutrufo, vicino al primo cittadino del capoluogo aretuseo, Giancarlo Garozzo.

La lista svuotata di Alternativa Popolare e Centristi per Micari nel capoluogo punta sull’assessora uscente Carmencita Mangano, Francesco Scarpinato, Michele Nasca, vicino a Simona Vicari, Giuseppe Di Maggio, vicino a Dore Misuraca, e Mario Adelfio Latteri. A Catania sarà corsa tra Marco Forzese, Giovanni La Magna e il cardiologo Nuccio Condorelli, mentre a Messina il presidente uscente dell’Assemblea, Giovanni Ardizzone, si confronterà in casa con l’ex consigliere provinciale Matteo Franciglia. A Siracusa è caccia all’ultimo voto tra gli uscenti Vincenzo Vinciullo e Giuseppe Sorbello e il consigliere comunale Franco Zappalà. Top secret ancora i nomi, eccetto l’uscente Vincenzo Fontana, nell’Agrigentino, dove alla lista starebbe lavorando direttamente il ministro Angelino Alfano. A Ragusa i centristi puntano sull’avvocato e componente del direttivo del Cas, Nitto Rosso, mentre a Caltanissetta potrebbe candidarsi Gianluca Micciché (ancora in forse), in corsa insieme a Lucio Greco, già candidato sindaco a Gela. Debole la lista sul Trapanese, dove pesa l’addio di Mimmo Turano. Lì i centristi starebbero puntando sul lavoro di squadra di diversi amministratori locali, mentre a Enna correrà la presidente territoriale dell’Avis, Laura Marsala.

C’è entusiasmo, invece, attorno alle liste del Megafono, che Rosario Crocetta starebbe costruendo personalmente. Il presidente uscente sarà capolista a Palermo, Messina e Catania, con l’obiettivo di trainare la lista. Sul capoluogo a candidarsi nelle file del Megafono sarà anche l’imprenditrice antiracket, Valeria Grasso, insieme al direttore di Madonienews, Vincenzo Lapunzina, e a Daniele Vella, sfidante di Patrizio Cinque nella corsa a sindaco di Bagheria. A Catania in lista il fedelissimo di Crocetta, Giuseppe Caudo, insieme al fratello di Lino Leanza, Carmelo, e a Lanfranco Zappalà, vicino a Giovanni Burtone. Anche il deputato uscente Gianfranco Vullo potrebbe alla fine scegliere la formazione del Megafono, piuttosto che tentare la via della lista dem, a rischio overbooking. A Messina correrà l’assessora regionale Aurora Notarianni, insieme al sindaco di Monforte San Giorgio, Giuseppe Cannistra, e almeno altri tre primi cittadini i cui nomi però non sono ancora stati resi noti. Ad Agrigento Crocetta punta sulla sua vice, Mariella Lo Bello, e su Nuccio Cusumano, mentre a Trapani sarà corsa tra il geologo di Mazara, Roberto Gallo, e il medico trapanese, Vito Forbice. A Caltanissetta il movimento di Crocetta gioca il nome del commercialista Ennio Di Pietro. Ancora silenzio, invece, dalle altre Province.

La lista dell’ex ministro Totò Cardinale (Sicilia Futura) ad Agrigento punta sugli uscenti Michele Cimino e Totò Cascio, sul sindaco di Casteltermini Gioacchino Nicastro e sulla coordinatrice del movimento politico a Canicattì, Lina Bennici. A Palermo in corsa Edy Tamajo, Salvo Lo Giudice, Giovanni Di Giacinto, il sindaco di Baucina, Ciro Coniglio, il sindaco di Sciara, Salvatore Rini, e il consigliere comunale eletto col candidato di centrodestra, Fabrizio Ferrandelli, Claudio Volante. A Catania sarà corsa tra l’uscente Nicola D’Agostino e le new entry Carmelo Coppolino, Agatino Lanzafame, Andrea Messina; mentre a Messina sarà derby tra Giuseppe Picciolo e Santi Calderone. A Trapani si punterà su Salvatore Oddo. In costruzione ancora le liste nelle altre Province.

Si sgonfia, infine, il progetto di Leoluca Orlando e del suo Arcipelago Sicilia: una lista molto forte a Palermo e che, invece, spaventa meno gli avversari nelle altre Province. I nomi che filtrano su Palermo sono noti: da Aurelio Scavone a Pino Firrarello, fino a Toti Zuccaro e Tony Sala. Non ha ancora sciolto la riserva l’uscente dem, Pino Apprendi, mentre fuori dal capoluogo ancora tanti rumors, ma pochi nomi certi.


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