Arcigay Catania, Siracusa e Ragusa hanno stilato un elenco di domande per i futuri deputati. «Vogliamo che emergano in maniera chiara le loro posizioni, in modo da poter scegliere in maniera autonoma chi più si avvicina alle istanze e alle battaglie della comunità Lgbt». Il questionario verrà inviato a tutti via email
Regionali, Arcigay lancia un questionario ai candidati Diritti Lgbt, unioni civili, educazione sessuale a scuola
«Il candidato/a è favorevole all’adozione per le coppie dello stesso sesso?». «Si impegnerebbe a contrastare il fenomeno del bullismo a sfondo omo-transofobico?». O ancora: «Il candidato/a è favorevole o contrario a ripristinare l’educazione sessuale all’interno delle scuole?». Sono 17 le domande che formano il questionario online a risposta multipla su argomenti che spaziano dalla salute alla genitorialità, dall’omofobia ai diritti delle persone trans, toccando argomenti caldi come le unioni civili, la stepchild adoption, la lotta alla discriminazione, la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. E la possibilità per i candidati all’Assemblea regionale siciliana di rispondere e far conoscere pubblicamente la propria posizione.
Questa è l’idea lanciata dai comitati Arcigay di Catania, Siracusa e Ragusa che – come spiega a MeridioNews Armando Caravini, presidente della divisione aretusea e ideatore del questionario insieme ai presidenti del capoluogo etneo, Giovanni Caloggero, e di quello ragusano, Marco Garofalo – «si rivolge a tutti i candidati all’Ars, appartenenti a qualsiasi schieramento politico, dato che Arcigay, pur occupandosi attivamente di politica e sociale, è una realtà apartitica e ha al suo interno membri vicini a tutti i partiti. Vogliamo che emergano in maniera chiara le posizioni dei candidati, in modo da poter scegliere in maniera autonoma chi più si avvicina alle istanze e alle battaglie della comunità LGBT».
Attraverso le risposte sarà quindi possibile capire quale sia la posizione dei deputati, che verrà poi resa pubblica una settimana prima delle elezioni: «Una volta ottenute le risposte, produrremo grafici e tabelle, per sapere non solo quale partito o candidato è maggiormente schierato a favore dei diritti LGBT o contrario – prosegue Caravini – ma pubblicheremo anche i risultati sulle mancate risposte: credo infatti che l’indifferenza sia ancora peggio di un rifiuto».
Sulla dinamica di somministrazione del questionario, il presidente di Arcigay Siracusa spiega: «Attualmente il questionario si trova online, sulle pagine Facebook di Arcigay Catania, Siracusa e Ragusa che hanno avuto l’idea. Quando le liste di tutti i partiti saranno completate e rese pubbliche in maniera ufficiale, e quando sapremo dunque chi sono tutti i candidati, invieremo una mail privata a ognuno di loro con il modulo online per avere una copertura più ampia possibile e raggiungere tutti i deputati. Che saranno poi liberissimi di rispondere o meno».
Il questionario è suddiviso per argomenti e dedica ampio spazio alle scuole e all’educazione sessuale tra i più giovani, per un preciso motivo: «Sono tematiche ad ampio spettro che interessano tutta la collettività. E a volte per stanare i candidati più bacchettoni è sufficiente chiedere quale sia la loro posizione in merito all’educazione sessuale. Perché per molti parlarne è giusto, ma non tra i banchi di scuola. Mentre le nuove generazioni che si affacciano al mondo della sessualità non sono ben informate e non conoscono bene l’utilità del profilattico, ritenendolo unicamente un anticontraccettivo, e hanno una scarsa preparazione sulle malattie sessualmente trasmissibili».