La proposta arriva dal consigliere della prima municipalità Imperiale che ritiene il provvedimento utile per far fronte all'emergenza di tante famiglie che richiedono la Carta Rei. L'assessore dal canto suo ritiene corretto intervenire per rendere efficiente l'erogazione ma distingue il momento della raccolta delle domande da quelli del colloquio e del progetto
Reddito inclusione, «Assistenti in circoscrizione» Mattina: «Potenzieremo servizi, ma fasi distinte»
Introdurre la figura di un assistente sociale nelle circoscrizioni per ridurre i tempi dell’assegnazione del reddito di inclusione erogato con la carta Rei. Questa la proposta che arriva da Salvatore Imperiale, consigliere della prima circoscrizione e presidente della commissione attività sociali.
Secondo Imperiale la misura sarebbe a costo zero perché basterebbe distaccare il personale necessario per potenziare i servizi in una zona della città in cui sono moltissime le persone che presentano la domanda per accedere al beneficio economico. Questo quindi sarebbe un modo per accorciare ancora i tempi dei pagamenti a cadenza mensile che si iscrivono in un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà che colpisce sempre più cittadini.
Il provvedimento è predisposto sotto la regia dei servizi sociali del Comune. Sull’argomento l’assessore alla Cittadinanza Solidale Giuseppe Mattina riferisce che si tratta di due fasi distinte che passano dall’approvazione o meno dell’Inps. Un passaggio propedeutico all’assegnazione del reddito che spetta comunque per 18 mesi dal momento che l’ente accerta che se ne ha diritto: «Capisco la necessità di potenziare i servizi nelle circoscrizioni – afferma Mattina – cosa che abbiamo fatto e continueremo a fare a partire da gennaio ma i due momenti, quello della raccolta delle domande e quello del colloquio e della realizzazione del progetto con l’assistente sociale, sono due fasi distinte. A proposito del Sia (sostegno per l’inclusione attiva ndr), ad esempio, sono pervenute 18mila domande e solo alla metà delle persone poi in effetti spettava il contributo».