L'assessore alla Salute commenta la decisione dell'Agenzia italiana del farmaco di sospendere le somministrazioni del vaccino, dopo i dubbi su una possibile correlazione con alcuni decessi. «Eccesso di precauzione che serve a dare sicurezza ai cittadini»
Razza parla dopo il momentaneo stop ad AstraZeneca «Obiettivo non cambia: finire vaccinazioni entro l’estate»
«Il nostro obiettivo resta quello di completare la vaccinazione entro la fine dell’estate». Nella giornata in cui l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha deciso di stoppare le somministrazioni del siero Astrazeneca, per la necessità di approfondire le ipotesi di una correlazione con alcuni decessi registrati in Italia, Ruggero Razza ammette lo scoramento ma tiene ferma l’asticella del governo Musumeci in merito ai risultati che la Regione Siciliana vuole raggiungere nel contrasto alla pandemia di Covid-19. «L’Aifa ha fatto bene a prendersi il tempo necessario, perché di giorno in giorno stava crescendo un sentimento di allontanamento dalla vaccinazione che sarebbe sbagliato – ha detto l’assessore alla Salute nel corso di una conferenza stampa a palazzo d’Orleans – Se io fossi uno dei vaccinati, vorrei sapere se ci sono controindicazioni di qualche natura ma allo stesso tempo dobbiaom ricordare che soltanto in Regno Unito sono state somministrate dieci milioni di dosi di AstraZeneca, e questo significa che è una profilassi sicura».
Tra le risposte che il governo attende di ricevere dalla Agenzia italiana del farmaco c’è anche quella riguardante i comportamenti da adottare nei confronti di chi ha già ricevuto la prima dose di Astrazeneca e attende il richiamo. «L’Aifa decide domani – ha detto Razza – Informalmente ci è stato fatto sapere che l’eccesso di precauzione serve a dare sicurezza ai cittadini. Il mio invito è alla massima cautela, ma anche a non guardare con diffidenza alla vaccinazione che resta l’unico antidoto possibile per uscire dall’emergenza. Ai nove hub provinciali si aggiungeranno ulteriori luoghi di vaccinazione, per questo è in corso la definizione dell’accordo con le farmacie. Abbiamo lavorato con le associazioni degli industriali per avvicinare la vaccinazione ai luoghi di lavoro».
Intanto l’impegno della Regione non si ferma. Mentre i 120mila prenotati della fascia che va tra i 70 e gli 80 anni dovranno attendere notizie su AstraZeneca, da domani il portale siciliacoronavirus.it inizierà ad accogliere le prenotazioni dei soggetti estremamente fragili. «Ci si potrà prenotare anche tramite call center e il proprio medico di famiglia», ha aggiunto Razza. Sul fronte forniture, buone e cattive notizie: mentre il carico atteso di AstraZeneca passa da 50mila a 10mila dosi, passano da 50mila a 100mila i vaccini Pfizer che dovrebbero arrivare in Sicilia a inizio aprile. In attesa di potere utilizzare quello prodotto da Johnson&Johnson e, ha specificato l’assessore, di potere vedere in Italia anche altri vaccini attualmente in uso in altri Paesi. «Nel mese di aprile cercheremo di superare le 35mila dosi al giorno – ha promesso Razza -. Bisogna riuscire a completare la fase di vaccinazione in tempi ravvicinati, ma per riuscirci non dobbiamo avere paura del vaccino più di quanto faccia paura il virus».