Il procuratore capo Luigi Patronaggio spiega i motivi che hanno portato al provvedimento. I tecnici hanno prevato il materiale che sarà sottoposto alle prove di laboratorio, a cui parteciperanno i consulenti di parte
Ravanusa, prelevata condotta del gas lesionata La Procura dissequestra l’area dell’esplosione
«Non più necessario ai disposti rilievi e accertamenti tecnici». Questa la motivazione che ha protato la procura di Agrigento a dissequestrare a Ravanusa l’area interessata dall’esplosione causata da una fuga di gas. La misura è stata resa nota dal procuratore capo Luigi Patronaggio e segue l’avvenuto prelievo del materiale che sarà utilizzato per ricostruire ciò che avvenuto nel centro dell’Agrigentino. L’esplosione causò la morte di nove persone rimaste sepolte dal crollo di una palazzina.
«Il provvedimento, adottato in tempi brevi rispetto all’evento, si è reso opportuno anche al fine di alleviare i disagi della popolazione e favorirne la ripresa economica e sociale ha spiegato il procuratore Luigi Patronaggio – I consulenti tecnici del pm, presenti quelli di parte e le difese, hanno prelevato materiale e segmenti della tubazione della rete di distribuzione, con particolare attenzione al tratto di tubazione di circa quattro metri interessato dalla lesione e al raccordo rilevati».
«I materiali sono stati trasportati presso i laboratori dei vigili del fuoco e dell’Università di Palermo dove saranno sottoposti a verifiche anche con l’ausilio di sofisticate apparecchiature capaci di effettuare simulazioni tridimensionali – ha aggiunto Patronaggio – La procura ringrazia quanti, vigili del fuoco, Arma dei carabinieri, consulenti, parti private, sotto la direzione del procuratore aggiunto Salvatore Vella, hanno permesso di effettuare in tempi brevi i necessari accertamenti tecnici con il minore disagio possibile per la popolazione».